Insegnante digitale: futuro distopico o realtà concreta?
Le applicazioni del digitale e della tecnologia nella vita di tutti i giorni sono pressoché infinite. Frigoriferi che ci dicono cosa bisognerebbe comprare da mangiare, assistenti vocali che inviano messaggi al posto nostro, smartphone che ci collegano a tutto il mondo in pochi istanti.
Anche la scuola non si è sottratta a questa evoluzione digitale – nonostante l’Italia sia sempre un po’ indietro rispetto ad altri paesi virtuosi – e nel corso degli anni i preistorici supporti audiovisivi hanno lasciato spazio ai PC in primis, seguiti da LIM e tablet.
Oggi, però, questa ondata digitale sembra poter “minacciare” un fondamento solido su cui si è sempre basata l’istruzione scolastica: l’insegnante. Sì, perché il futuro potrebbe portare a cambiamenti inaspettati e difficili da prevedere.
WILL, l’insegnante digitale
In Nuova Zelanda infatti, in alcune scuole primarie, è in atto la sperimentazione di un software di Intelligenza Artificiale che impartisce ai bambini lezioni di sviluppo sostenibile. Una sperimentazione di questa portata è la prima a livello mondiale.
Will, questo il nome del professore digitale, fa parte del progetto “Be Sustainable with Energy”, promosso da un’azienda fornitrice d’energia. L’obiettivo prefissato è l’insegnamento di buone pratiche di sviluppo sostenibile. Gli alunni interagiscono con Will tramite PC, smartphone o tablet. Possono trovarsi di fronte a piccole interrogazioni per verificare la comprensione degli argomenti.
Potrebbe essere visto come un supporto didattico, per altro altro utile e innovativo nella metodologia che strizza l’occhio ai millenials. Però, secondo alcuni studiosi, il futuro dell’insegnamento è destinato ad allontanarsi drasticamente da come lo concepiamo tradizionalmente.
Il futurista Thomas Frey crede che entro il 2031 l’Intelligenza Artificiale in campo scolastico sarà più diffusa di quanto si possa immaginare. Anthony Seldon, esperto d’educazione, prevede la sostituzione dei docenti umani da parte di avatar addirittura tra meno di dieci anni.
È difficile immaginare una scuola senza insegnanti. Una scuola che faccia a meno dell’empatia e del carico d’esperienza che solo l’insegnamento “umano” può dare, nonostante gli straordinari progressi tecnologici in materia di IA. Voi cosa ne pensate? Possiamo fare a meno della tecnologia nelle scuole o dobbiamo implementarla quanto più possibile? Diteci la vostra opinione con un messaggio o su Facebook!