Il podcast: un utile strumento per la didattica
I podcast, programmi audio che si possono ascoltare su internet o scaricare sul proprio dispositivo attraverso piattaforme dedicate, hanno avuto un successo considerevole dal 2016. La loro natura a episodi, la grande varietà di argomenti, il vantaggio di poter essere ascoltati mentre si cammina in casa, ci si sposta per strada o sui mezzi pubblici li rendono uno strumento di intrattenimento e informazione apprezzato e frequentato.
Grazie alle loro caratteristiche i podcast rendono uno strumento utile anche a scuola, specialmente in questa situazione di emergenza, per comunicare a distanza. Per esempio, anche un bambino può creare la scheda di un libro letto, oppure, dividendosi i compiti nel gruppo classe, aggiungere alla recensione del testo anche la lettura recitata di alcune sue parti. O ancora, dopo aver visitato virtualmente i tanti musei che si sono aperti al pubblico online, ognuno può raccontare un quadro, o immaginare un’intervista a uno dei personaggi rappresentati in pittura o scultura, o anche solo mandare il proprio “Buongiorno del mattino”. Sarà in ogni caso un modo divertente di mettere in gioco, provando e riprovando, sia le proprie doti di narratore e speaker, sia le competenze di rielaborazione delle informazioni di esposizione orale.
Anche per imparare, è utile il podcast, questa volta con una lezione dell’insegnante: consigli di libri da leggere, approfondimenti su un particolare tema (dal punto di vista scientifico, ne sappiamo a sufficienza sul Covid-19 di cui i media parlano ogni giorno?), ripassi in vista delle verifiche, informazioni su temi importanti, per esempio riepilogo, da ascoltare spesso e da far ascoltare, delle nostre azioni per la salvaguardia del Pianeta Terra alla luce degli obiettivi di sostenibilità 2030 SDGs.
In pratica, creare un podcast è facile, basta seguire pochi e semplici passaggi. Condividiamoli con tutta la classe, per essere tutti protagonisti di questa attività.
Chi prepara il podcast deve scegliere prima di tutto l’argomento, adatto a essere solo ascoltato con le cuffie. Se non è la lettura di un testo già pronto, conviene scriversi l’intero copione dell’intervento, in modo da leggerlo, provando e riprovando, per evitare incertezze o pause nel racconto. Questo è ancora più necessario se si tratta di un podcast a più voci composto dei contributi che ciascuno farà da casa. Se poi le incertezze rimangono non fatevi un problema! La condivisione è nel gruppo di amici di classe! A questo punto si arriva alla fase più tecnica, ma non necessariamente più complicata da realizzare: la registrazione. Per registrare la propria voce bisogna cercare una stanza senza o con pochi rumori di fondo e mettere alla porta un bel cartello: Non disturbare! La voce può essere registrata semplicemente usando il microfono integrato del computer o dello smartphone. Se volete rimaneggiare il registrato o aggiungere qualche suono di accompagnamento dovrete usare appositi programmi. Infine, la condivisione. Una volta terminata la fase di montaggio si avrà a disposizione un file audio, probabilmente molto pesante. Andrà ridotto il peso, poi non resta che postarlo sugli strumenti di condivisione della classe o inviarlo ai destinatati!
Riassumiamo più nel dettaglio le diverse fasi del lavoro:
1. Ricerca. Prima della registrazione fare una ricerca e approfondire l’argomento che si vuole trattare.
2. Scrittura. Preparare il testo da leggere/recitare/cantare.
3. Registrazione. Non è necessario recarsi in uno studio di registrazione ma serve un luogo senza rumori di fondo.
4. Montaggio. Il montaggio dei file audio è possibile utilizzando Audacity, un software online gratuito. Altre possibilità sono rappresentate da app o programmi come Garage Band, Mobile Podcaster o Streaker.
5. Pubblicazione. Gli stessi programmi che offrono supporto per il montaggio si rivelano utili per la condivisione. È sufficiente comprimere in un link RSS il lavoro realizzato.