Insegnare con la lavagna multimediale
La Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) è una lavagna digitale dotata di una superficie interattiva sulla quale disegnare, scrivere, allegare immagini, riprodurre video, visualizzare testi o animazioni. Ogni contenuto che viene elaborato e visualizzato sulla lavagna può essere trasformato in un soggetto digitalizzato mediante un software di presentazione creato ad hoc. I vantaggi che offre sono davvero numerosi perché non è legata al tipo di software né alla materia, ma consente elaborazioni chiare e schematiche che restano fisse nella memoria degli ascoltatori.
La LIM: cos’è e come si utilizza
La Lavagna Interattiva è un dispositivo multimediale estremamente utile nella didattica d’aula perché combina le caratteristiche della digitalità, versatile e funzionale, a quelle della classica lavagna scolastica. Il suo utilizzo richiede generalmente un proiettore, una superficie interattiva e un computer, anche se la tecnologia ha fatto passi da gigante negli ultimi anni, introducendo LIM che funzionano con qualsiasi tipo di pennarello e superficie o con schermi di media grandezza che hanno il touch screen e non richiedono proiettore e pc.
Le sue potenzialità sono ormai consolidate dall’utilizzo frequente in tantissime scuole italiane di ogni ordine e grado e i vantaggi più evidenti sono l’ampia visualizzazione delle immagini, la fluidità dei concetti che diventano fruibili ed elastici e infine, l’uso della tecnologia, che cattura l’attenzione dei ragazzi avvicinandoli al loro mondo. Ma non solo, la LIM crea aggregazione, favorisce l’interattività e sviluppa le potenzialità del singolo alunno. Basti pensare al modo in cui vengono proiettati video e immagini, che diventano finalmente grandi nel formato, comprensibili a tutti e facilmente accessibili. Non possiamo negare, infatti, che i giovani di oggi riescono ancora a meravigliarsi di molte cose, ma solo se vengono loro proposte nel modo giusto. Un video ascoltato in classe alla presenza di tutti i compagni, con la possibilità di commentarlo senza paura di sbagliare, come se ci si trovasse a casa di amici, è un modo nuovo di fare lezione, che richiede maggiore controllo da parte del docente ma offre anche tantissime opportunità di crescita per l’alunno. Scegliendo il dispositivo più adatto, inoltre, il lavoro viene semplificato dalle funzioni avanzate, dalla semplicità di utilizzo e dalla nitidezza delle immagini.
Noi di scuola.net abbiamo provato la nuova LIM Samsung e l’abbiamo trovata particolarmente prestante sia per il modo di proiettare le immagini e i video, chiare e luminose, che per alcune funzionalità che permettono agli studenti di interagire in modo creativo. Parliamo dell'elevata connettività, della possibilità di collegare contenuti grafici a file salvati direttamente sulle cartelle del computer o prese da siti internet e tante altre caratteristiche che lo rendono uno strumento davvero prestante.
Nata negli USA, la LIM ha trovato subito terreno fertile in Italia perché semplifica il lavoro dell'insegnante e anche quello dello studente, che riesce a partecipare alla lezione non in modo passivo, ma attraverso una partecipazione diretta. In questo modo il docente ha la possibilità di spiegare l’argomento scelto e gli alunni possono dimostrare di aver compreso con esempi pratici che possono rappresentare direttamente alla lavagna: calcoli matematici, traduzioni in lingua straniera, formule chimiche ed esercizi di grammatica italiana che diventano divertenti e originali. Non vi sono limiti all'utilizzo della LIm perché si adatta a qualsiasi disciplina e a qualsivoglia contesto professionale: il suo compito, infatti, è quello di spiegare in modo più schematico gli argomenti utilizzando il metodo interattivo e digitale.
L’importanza del setting: dove ubicare la LIM?
Come anticipato, gli studenti sentono la LIM molto vicina al loro modo di comunicare perché è semplice e richiede competenze di base come l’upload, il download, la scrittura, l’inserimento di file e la loro apertura fino all’utilizzo del Web. Attività che in questo caso vengono svolte non come singolo a in gruppo, creando interazione e mantenendo sempre alta l’attenzione in classe anche degli alunni stranieri o con diverse abilità, ottenendo grandi risultati. L’ubicazione della LIM è un fattore determinante per la buona riuscita della lezione, è infatti necessario che venga posta sul muro a un’altezza tale da consentirne la fruibilità a tutti gli alunni. I banchi dovrebbero essere posizionati a forma di cavallo per una serie di motivi: avere la lavagna a portata d’occhio e favorire l’interazione e la condivisione tra compagni, una tesi accreditata anche da molti psicologi che ne esaltano i benefici. Questa collocazione, inoltre, semplifica l’utilizzo e l’intervento diretto dei singoli che vogliono dare il proprio apporto con dimostrazioni e interpretazioni grafiche.
Ovviamente, tutto dipende anche dal tipo di lavagna e dalla capacità di connettersi e di sfruttare le funzionalità presenti. In un altro modello Samsung, ad esempio, abbiamo riscontrato ottime prestazioni e funzioni intuitive, con la possibilità di modificare i contenuti in modo rapido ed efficiente anche da parte di coloro che non hanno grande esperienza con i device. Si tratta di un modello innovativo e adatto a tutte le fasce di età perché si presta alle attività più disparate: può presentare progetti, riprodurre video, immagini, associare immagini a spiegazioni e consentire l’intervento diretto dell’alunno. Uno strumento che favorisce la collaborazione e cattura l’attenzione della classe che viene coinvolta dalle diverse modalità di scrittura, a pennello, a penna o a scrittura multipla per soddisfare tutte le esigenze didattiche.
La LIM in classe: come utilizzarla
La lavagna interattiva ha avuto un vero e proprio boom negli ultimi anni grazie ai risultati che ha ottenuto in tantissime scuole. Il suo utilizzo è davvero elementare e permette di scrivere in vari formati, ma soprattutto utilizzando una palette di colori molto varia, con dimensioni, formati, rilievi e trasparenza da combinare a seconda della materia trattata. Ogni figura può essere disegnata a mano realizzando linee geometriche, frecce e altre sagome a mano libera, con la possibilità di riconoscere anche la grafica sia per le figure realizzate a mano che per le lettere. Questo significa che mentre si scrive, la LIM riconosce la lettera, il numero o l’immagine a automaticamente provvede a regolarizzarla. Lo schermo interattivi, infatti, non fa altro che catturare il disegno, salvarlo nella selezione del file e riprodurlo.
Una novità delle LIM di ultimissima generazione è quella di catturare parti di pagine Web e di riprodurle sulla lavagna per lavorarci con la classe. Prendiamo ad esempio una notizia di cronaca, dalla quale si intende partire per spiegare un determinato argomento. L’insegnante può prendere la notizia dalla rete e riprodurla sulla lavagna cerchiando le parole o le informazioni più importanti, per poi approfondire il tema con le necessarie spiegazioni o altre immagini. Questa funzione prende il nome di ipermedialità e prevede anche la possibilità di collegare l’oggetto a un file presente nel pc e alle diapositive utilizzate. La capacità di interagire con la rete o con i dati presenti sul pc semplifica il lavoro del docente che può rendere la lezione multidisciplinare e di grande interesse per ogni membro della classe. Un ottimo prodotto in circolazione è il Diplay Interattivo Flip 2 di Samsung di cui segnaliamo soprattutto la velocità di utilizzo, l’interattività e la chiarezza dello schermo, per sfruttare al massimo le potenzialità informative del Web attraverso percorsi differenziati e originali coadiuvati proprio dal formato digitale della LIM. In questo modo il Web non diventa una giungla senza regole ma un database di informazioni che vengono filtrate e riproposte attraverso un dispositivo che coinvolge, appassiona e fluidifica anche gli argomenti più complessi da assimilare.
Conclusioni
La LIM, in questa prospettiva, diventa un vero e proprio aiuto alla didattica perché favorisce un approccio originale e accattivante alla scuola, lontano dagli schemi eccessivamente strutturati e autoritari del passato. L’utilizzo di un dispositivo simile non prescinde dalla presenza del docente, che è sempre figura autorevole tenuta all’organizzazione e alla razionalizzazione della lezione, ma consente alla classe di avvicinarsi a tematiche complesse in modo semplice e tecnologico, arrivando all’obiettivo ma in modo indiretto. Un metodo che punta sulla memoria visiva, sull’intelligenza emotiva e sulla condivisione del sapere che favorisce l’acquisizione della conoscenza in forma semi-ludica.