Giorno della Memoria: tutte le iniziative delle scuole per ricordare la Shoah

27 gennaio 2022 5 minuti
OCCHIO ALLE ISTITUZIONI

"Se comprendere è possibile, conoscere è necessario" 

Così scriveva Primo Levi riferendosi all’importanza, per l’uomo, di conoscere la storia e di farne memoria per comprendere i meccanismi dell’animo umano e trarne i giusti insegnamenti. Mai nessuna citazione sembra più appropriata per sintetizzare il programma di Amnesty International nel Giorno della Memoria che si celebra il 27 gennaio di ogni anno: un’edizione che è giunta alla XVI esecuzione e che porta un vento di continua novità, soprattutto all’interno delle scuole. Un modo per creare conoscenza storica, memoria culturale, cittadinanza attiva e un forte senso di comunità. L'iniziativa proposta, infatti, non ha a oggetto solo un percorso didattico ma soprattutto storico, per riflettere sull’Europa del’ 900 mettendola a confronto con la quotidianità. E in questo gli studenti sono molto bravi, perché riescono a raccogliere i migliori spunti di riflessione, ponendo l’accento sulle questioni più scottanti. Le iniziative degli anni passati hanno infatti mostrato una partecipazione attiva da parte degli allievi della scuola primaria di primo e secondo grado e dei ragazzi della secondaria di primo grado: maturità psicologia, coscienza attiva e una spiccata capacità di analisi che dà ottime speranze per il futuro.

 

 

L'introduzione del Giorno della Memoria per non dimenticare le conseguenze dell'odio razziale

L’istituzione del "Giorno della Memoria" è stato introdotto dalla legge 211/200 per ricordare alle nuove generazioni che la Shoah è fatta di leggi razziali che hanno causato la persecuzione di molti cittadini ebrei, la deportazione di italiani, la morte e la prigionia, mostrando anche il coraggio di molti uomini che hanno messo in pericolo la propria vita per proteggere e salvare vite umane. Proprio per questo anche altri Stati europei hanno aderito alla ricorrenza, prendendo le mosse proprio dal lontano 27 gennaio 1945 quando l’Armata Rossa ha fatto accesso ad Auschwitz. Dall’introduzione della legge 211/2000 vi sono state numerose iniziative e attività connesse, come quella del Treno della Memoria, un progetto ambizioso che si pone come obiettivo quello di condurre gli studenti di tutta Italia nei campi di concentramento ubicati ad Auschwitz-Birkenau in un percorso culturale ed educativo unico. Dietro impulso di molti insegnanti impegnati nella preparazione di attività e progetti, vi è stata una presa di coscienza che la memoria non è qualcosa che si può insegnare, ma solo comprendere, partendo dalla visita dei luoghi dove si sono svolti gli eventi. Argomenti delicati che si affrontano con la narrazione delle storie di bambini che hanno attraversato quei lager o di esseri umani che hanno sacrificato se stessi per liberare i prigionieri. Questioni antropologiche che ruotano intorno ai diritti fondamentali della persona come il diritto alla vita e alla dignità umana e ai sistemi politici di inclusione o di esclusione per ragioni etniche e razziali.

 

 

Quali attività organizzare in classe? Tanti spunti per dare forma al Manifesto contro la discriminazione di Amnesty International

In quest'ultimo ventennio l'impegno di Amnesty International è stato davvero notevole nella lotta contro le discriminazioni razziali, iniziative sociali e politiche che stanno lentamente cambiando la mentalità di intere generazioni. Riportiamo a tal fine uno stralcio della dichiarazione del presidente italiano di Amnesty, Emanuele Russo, che ha sostenuto: "Il cambiamento sociale e politico che ha portato alla Shoah è stato lento ma inesorabile. Il consenso di cui hanno goduto i totalitarismi europei non si è realizzato, a livello sociale, in tempi rapidi: è stato un processo fatto di piccoli avanzamenti e ritirate, che però non riportavano mai al punto di partenza, ma spingevano interi Paesi verso la peggiore forma di dittatura." In questo modo egli ha ricordato l'importanza della diffusione di un messaggio di tolleranza chiaro, che non venga eclissato da ideali politici distorti, che possono condurre a eventi gravi come quello della Shoah. Chiarezza di intenzioni, divulgazione della verità e una rinnovata presa di coscienza sociale, per non cadere più nella trappola della discriminazione e dell'odio.

 

In quest'ottica di rivoluzione culturale, la Scuola assume un ruolo da protagonista sia come portavoce di un messaggio sociale che come dispensatrice del sapere storico. A voi docenti, infatti, viene affidato il compito di organizzare progetti che riescano ad avvicinare gli alunni alla Giornata della Memoria per portare avanti l'ideale politico antirazziale e anti discriminatorio, dando forma e vita al Manifesto contro la discriminazione di Amnesty International. Per questo noi di Scuola.net abbiamo raccolto alcune esperienze di successo portate avanti dagli istituti di tutta Italia, proponendovi al contempo progetti innovativi da realizzare negli istituti di scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado. Nella città di Sondrio, ad esempio, il Liceo Scientifico "Carlo Donegani" ha intervistato un gruppo di Ebrei sopravvissuti alla persecuzione e residenti in Valtellina all’epoca dei fatti. L’esperienza si è rivelata particolarmente interessante, anche grazie al racconto delle dottoresse Sofia Kaufmann e B. Maria Morpurgo che hanno subito personalmente la deportazione insieme ai loro familiari. Sulla base di tali racconti, gli alunni della 5° BLS hanno realizzato un video-documentario che ha offerto numerosi spunti di riflessione.

 

 

Rielaborazione e diffusione dell'ideale di tolleranza: aiutiamo Amnesty International

Rielaborando l’attività per renderla adatta ai ragazzi delle scuole primarie, abbiamo trovato edificante l’evento organizzato dall’Università di Milano-Bicocca che per il 27 gennaio ha preparato una serie di video, racconti, testimonianze e disegni che ricordano la terribile esperienza della Shoah. Sarebbe interessante proporlo agli alunni della scuola media, già in grado di affrontare il tema attraverso la lettura del libro di Anna Frank o dei numerosi racconti dei sopravvissuti che è possibile reperire sulla rete. Non dimentichiamo che sulla questione è intervenuta anche la delegazione italiana dell’International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA), con le linee guida diffuse dal MIUR nel 2018, oltre alle indicazioni fornite dal Museo Memorial sulla Shoah di Parigi e del Museo dell’Olocausto situato a Washington: una serie di documenti, materiali didattici e video elaborati con metodologie diverse in cui ogni docente può trovare la giusta ispirazione da mostrare ai suoi alunni, lavori da svolgere in classe per coinvolgere l’intero gruppo attraverso progetti e laboratori che appassionano e spronano alla partecipazione. Impegnativa anche l’attività eseguita dagli studenti del Circolo Cavour che si sono preparati alla Giornata della Memoria con la lettura del Diario di Anna Frank e il tracciamento delle sue frasi più memorabili, che hanno ricordato e celebrato, quasi a volerne immortalare il ricordo. Segnaliamo anche il progetto realizzato dalla Scuola Elementare G. Verdi, i cui alunni hanno disegnato, ritagliato e affisso sui muri della scuola tante stelline quante sono le vittime della Shoah da ricordare, proponendo riflessioni e pensieri sul tema adeguati alla loro età. In considerazione del delicato periodo storico in cui ci troviamo che richiede distanziamento e attività non ravvicinate, molte scuole possono organizzare cineforum che riproducono film che hanno ad oggetto la Seconda Guerra Mondiale o storie attraversate dal dramma della persecuzione razziale. In questo il cinema ci aiuta moltissimo, con diverse pellicole adatte alle più diverse fasce di età: storie vere che avvicinano lo spettatore al tema della Shoah con sensibilità, ma mantenendo la giusta dose di realismo, per aprire gli occhi sull’orrore dell’odio razziale e della violenza politica.

 

 

L’importanza della verità per le nuove generazioni: perché non vi sia un altro Giorno della Memoria

Nonostante le numerose iniziative a sostegno della Giornata della Memoria, il Governo italiano e le istituzioni tutte sanno bene che il ricordo dei misfatti di quel periodo non potrà cancellare l’odio e l’abominio che ha causato la Shoah, ma servirà a indottrinare le nuove generazioni: le indurrà a non ripetere gli stessi errori qualsiasi ruolo sociale assumeranno in futuro, perché coltivare il ricordo degli errori del passato è un vero e proprio vaccino contro l’odio e l’indifferenza che distruggono. È un modo per non anestetizzare le coscienze, per risvegliarle e sensibilizzarle, facendone buon uso. Per questo invitiamo voi docenti a organizzare iniziative che sfocino in momenti di riflessione condivisa, favorendo una meditazione costruttiva e un confronto illuminante tra studenti e docenti, per analizzare tutti i punti di vista e trarne le esatte conseguenze. Non si tratta di svolgere attività ludiche finalizzate al divertimento ma a elaborare l’incredibile dramma storico di cui il mondo intero è stato spettatore silente, formando adulti consapevoli, informati e consci alle evoluzioni storico-sociali che ogni giorno ci vedono protagonisti, per reagire nel modo giusto. In quest’ottica, la scuola diventa maestra di vita e laboratorio di ideali positivi come l’uguaglianza, la tolleranza e l’accoglienza, nemica dei pregiudizi e dell’odio e luogo sempre aperto alle differenze.