Creatività e tecnologia a scuola: un binomio possibile?
La creatività: dote innata o patrimonio di tutti?
Sulla creatività si è scritto e detto moltissimo. Le riflessioni sul tema, non solo a scuola, sono tuttora di grande attualità e interesse riconoscendo oggi alla creatività aspetti multidimensionali: l’atto creativo è il risultato di un processo complesso che chiede di attivare strategie di pensiero innovative. Non solo originalità, fantasia, capacità di associare, combinare e di ristrutturare interazioni ed esperienze della realtà abituale in una chiave inedita e ardita: essere creativi richiede il coinvolgimento di tutti questi e altri aspetti, compresi quelli propri dell’attività metacognitiva. La creatività dunque radica nel pensiero, ma per esprimersi ha bisogno dell’operatività, di materiali, di strumenti. Non una dote innata, dunque, ma una potenzialità presente in tutti che va coltivata nella direzione di vera e propria competenza trasversale da sollecitare e far crescere anche a scuola, così come riconosciuto anche dalla Commissione Europea in varie comunicazioni che ne richiamano l’importanza sul piano dello sviluppo della persona, ma anche, in quanto connessa con il concetto di innovazione, su quello della crescita economica di un Paese. La creatività rientra inoltre tra le life skills indicate dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) da promuovere a scuola nell’ambito dell’educazione alla salute.
Scuola digitale e pensiero divergente
Possono gli strumenti digitali essere d’ausilio e costituire a scuola valore aggiunto nel promuovere lo sviluppo del pensiero divergente?
Due sono i presupposti che permettono di far pendere la bilancia a favore di una risposta affermativa:
- che gli studenti siano coinvolti in forma attiva e di lavoro cooperativo, con un cambio di prospettiva nell’interazione insegnamento-apprendimento capace di riconosce allo studente la possibilità di partecipare alla costruzione dei suoi saperi;
- che venga fatta un’attenta scelta delle risorse tecnologiche da utilizzare.
Tra gli strumenti che consentono di “imparare creando” (learning by making) possiamo annoverare la digital board Samsung Flip.
Soffermiamoci brevemente su un paio di strategie metodologiche da utilizzare in un possibile percorso di educazione alla creatività trasversale alle discipline e vediamo come la Samsung Flip può intervenire positivamente.
Entrato ormai diffusamente nella pratica didattica, il Brainstorming è un metodo per stimolare la formulazione libera di idee puntando anche sulla funzione evocativa stimolata dagli interventi spontanei dei compagni. Le idee possono essere facilmente appuntate sul display interattivo della Samsung Flip seguendo il flusso generativo. Qui possono essere spostate in modalità drag&drop a seguito di una conversazione collettiva per essere raggruppate per analogie e per escludere idee ripetute. Utilizzando i tratti colorati resi disponibili dagli strumenti di disegno, i gruppi di parole possono essere connotati e differenziati secondo criteri. È possibile infine formalizzare in mappe utilizzando gli strumenti grafici facilmente raggiungibili o interagendo con applicativi anche open source, come ad esempio XMind o Text2MindMap.
Anche il Problem solving ben si configura come metodologia capace di stimolare, accanto al pensiero critico, il pensiero divergente alla base della creatività, con lo scopo di trovare soluzioni alternative a una situazione problematica. Trovare soluzioni a problemi richiama una creatività che transita attraverso attività che hanno a che fare con le ipotesi, le inferenze, le combinazioni, le prefigurazioni, le ristrutturazioni, la considerazione di punti di vista altri, le intuizioni. Samsung FLIP consente di concretizzare attività di questo tipo grazie alla riduzione massima dei passaggi di accesso a Internet, agli applicativi più utili allo scopo e all’interfaccia molto intuitiva, in grado di semplificare l’incrocio tra la fruizione di contenuti con l’atto creativo legato alla produzione, incentivando la flessibilità nel passaggio da una categoria di idee a un’altra.
Tecnologia e creatività nell’arte figurativa
A chi pensa che a scuola il connubio sia ardito, Samsung Flip risponde con una qualità di visione che permette di cogliere ogni dettaglio in attività di “lettura” di un’opera d’arte, con la possibilità di annotare in sovrapposizione su qualsiasi sfondo, selezionare, ritagliare, ingrandire particolari, acquisire immagini e farne rielaborazioni personali, anche in gruppo, in virtù della sua caratteristica multi-touch. L’idea in più? Dipingere attraverso lo schermo proprio come su un foglio di carta, scegliendo tra la “pittura ad acqua e quella a olio”, entrambe con vari stili e consistenze, che si affiancano a una tavolozza completa ricca di vivaci colori miscelabili a piacere.
Per approfondire le possibilità didattiche del Display interattivo Samsung Flip dal mese di marzo nella sezione dedicata alla formazione sarà disponibile un corso certificato di formazione gratuito per insegnanti.