Il 15 marzo scade il bando "Scuola Connessa": cos'è e come si può iscrivere la propria scuola
Il 28 gennaio Infratel Italia Spa, una società partecipata del Ministero dello Sviluppo Economico, ha pubblicato l’attesissimo bando "Scuola Connessa". Il bando in oggetto sarà finanziato completamente dal PNRR ed è finalizzato all’implementazione delle strutture digitali all’interno delle scuole italiane.
Come promesso dal Governo, per realizzare tale progetto sono stati stanziati più di 184 milioni di euro e l’estensione all’intero territorio nazionale. Per comprendere l’entità della misura, basti pensare che l’importo di base di gara è di € 184.424.460,00 di cui € 830.678,70 per gli oneri della sicurezza non ribassabili e una ripartizione in 8 lotti territoriali, divisi secondo le indicazioni della tabella pubblicata da Flc Cgil, sindacato nazionale.
Le previsioni del bando: installazione, fornitura e manutenzione del sistema di connettività
Per partecipare, la procedura richiede l’identificazione di un operatore economico per firmare un accordo quadro che garantisca non solo la fornitura di apparati utilizzabili da utenti e del cablaggio interno agli istituti scolastici, ma anche la fornitura di tubi, cavi e dei materiali di posa occorrenti. Inoltre, il bando contempla la fornitura della rete di accesso contrattualizzata con una cessione di proprietà o in alternativa con diritto d’uso a favore di Infratel Italia per un periodo di almeno venti anni. Il collegamento prevede un buon livello di velocità pari ad almeno 1Gbit/s simmetrici che dovrà essere garantito dalle h 8 alle 18 del pomeriggio. Per partecipare al bando Scuola Connessa, c’è tempo fino al 15 marzo alle ore 13:00 e la modalità di adesione è quella digitale, attraverso moduli specifici messi a disposizione dall’ente erogatore, il PNRR.
Il bando Scuole Connesse ha a oggetto interventi specifici per implementare la rete di connessione di circa dieci mila sedi scolastiche presenti sul territorio nazionale, diviso in ben otto zone geografiche, definite lotti. Ogni soggetto che partecipa alla gara può aggiudicarsi massimo quattro lotti, comprensivi della fornitura, dei servizi di gestione e della posa in opera dell’infrastruttura con manutenzione e assistenza tecnica. Una volta avvenuta l’aggiudicazione, a tutti i partecipanti verranno notificati i soggetti che hanno ottenuto il finanziamento tramite la pec dell’istituto scolastico. I lavori per realizzare le infrastrutture dovranno essere conclusi non oltre il 30 giugno del 2026, assicurando la funzionalità dei servizi di connettività per i successivi sei anni dal termine delle opere.
Come partecipare al bando di gara: semplificazioni per la scuola
Il bando di gara relativo a Scuola Connessa deve essere presentato entro il 15 marzo alle ore 13:00, la gara viene gestita da Infratel Italia e per partecipare è necessaria una registrazione preliminare sulla piattaforma telematica. Successivamente, l’operatore deve accedere e seguire le indicazioni, compilando i bandi presenti sul sito. I dati richiesti sono quelli relativi all’Istituto che si intende far partecipare, tra i quali sede, informazioni generali, servizi specifici richiesti e tutto quanto indicato sulla modulistica.
L’indicazione dei lotti: cosa prevede il bando di gara
Come anticipato, il bando di gara prevede 8 lotti che comprendono:
- primo lotto: regioni del Piemonte, della Liguria e della Valle d’Aosta;
- secondo lotto: regione Lombardia;
- terzo lotto: le province autonome di Trento e Bolzano, il Veneto e il Friuli Venezia Giulia;
- quarto lotto e quinto lotto: l’Emilia Romagna, le Marche e l’Umbria e la Toscana e il Lazio;
- sesto lotto: l’Abruzzo, il Molise, la Basilicata e la Puglia;
- settimo lotto: Campania e Calabria
- ottavo lotto: Sardegna e Sicilia
Tra i gruppi di regione che abbiamo menzionato, il lotto che contiene la Calabria e la Campania è probabilmente il più ricco, dal momento che sono previste 2524 scuole che devono essere collegate. A tal fine viene stanziato un importo a base di gara pari a 46,1 milioni, a cui fa seguito il lotto Lazio-Toscana con 1378 strutture e quasi 27 milioni di euro disponibili per la realizzazione delle opere.
A tale bando si aggiungerà anche un progetto similare per le isole minori, denominato bando bis, che culminerà nella gara per il Polo Strategico Nazionale nell’ambito del progetto Cloud Italia. Si tratta di un vero e proprio percorso di digitalizzazione a cui l’Italia si prepara grazie all’intervento di Vittorio Colao, il ministro per la Transizione Digitale in audizione presso la Commissione Trasporti della Camera dei Deputati. Italia Digitale 2026 è un programma di grande innovazione, che riuscirà finalmente a valorizzare le potenzialità delle scuole italiane, senza escludere le piccole province e le isole minori. Secondo il ministro Colao, infatti, non è possibile stabilire una strategia uniforme che si adatti alle grandi città, alle Regioni ordinarie e a quelle a Statuto speciale. La pianificazione deve essere differenziata, così come i tempi di realizzazione delle opere, perché ognuna dispone di bisogni e tempi diversi per il perfezionamento delle opere. Proprio per questo il bando prevede la divisione in lotti con stanziamenti differenziati che distinguono diverse aree di interesse.
15 marzo scadenza bando "Scuola Connessa": la stretta sui tempi
Ciò che conta, allo stato attuale, è solo aggiudicare i bandi di gara entro il mese di giugno, per superare le sopravvenute criticità che riguardano la limitata disponibilità di forza lavoro qualificata. In vista di tali problematiche, nel bando sarà presente un punteggio a favore degli operatori che daranno dimostrazione di possedere una strategia formativa adeguata. Solo percorrendo tale strada sarà possibile semplificare la macchina amministrativa con una copertura in fibra che raggiungerà il 130% entro il 2026 su tutto il territorio italiano. La data fissata per il completamento delle opere è stata calcolata dall’Unione Europea e dovrebbe essere congrua, per consentire il totale adeguamento di tutte le strutture coinvolte. Sebbene le critiche ricevute dal Governo circa la lentezza dei sistemi di adeguamento e il ritardo nell’introduzione di tali modifiche, il ministro Colao ritiene di aver utilizzato i toni giusti, considerando i passi in avanti che sono stati fatti in questi ultimi anni nel settore del digitale. La scuola, infatti, ha pagato lo scotto del fermo dovuto alla pandemia e a un sistema organizzativo di vecchio stampo che oggi sta provando a superare anche mediante l’introduzione della digitalizzazione. Pur riconoscendo l’importanza di una modernizzazione, non dimentichiamo gli sforzi che il ministro dell’istruzione e l’intero mondo della scuola stanno facendo per ritornare alla normalità dopo tanti mesi di sospensione e ripresa a singhiozzi. Una fatica organizzativa che lentamente sta riportando i giovani delle scuole di ogni grado e stato alla normalità. Un altro punto nevralgico che ha rallentato la pubblicazione del bando riguarda la scelta di un operatore efficiente e sicuro per il procurement, a tal fine è stata proposta la redazione di una white list che consenta di scegliere un elenco di operatori sicuri, che siano in grado di assicurare una sovranità digitale senza alcun problema.
Conclusioni
Nonostante le critiche mosse al Governo e ai ministri che si sono occupati del progetto, Scuola connessa è un’importante opportunità per tutti gli Istituti italiani ed è finalizzata a migliorare non solo le performance di connettività e i servizi di sicurezza con condizioni economiche e tecniche minime, ma anche a dare continuità al sistema di connettività, superando ogni criticità attraverso contratti di manutenzione sottoscritti con operatori qualificati. Questa implementazione comporta, come effetto trasversale, il miglioramento della copertura wi-fi di ogni struttura, dei piani di assunzione e la realizzazione di numerosi progetti che ruotano intorno all’inclusività, al superamento delle differenze di genere e delle categorie svantaggiate. Digitalizzare la scuola non significa solo aumentare l’efficienza della rete, ma offrire a tutti i giovani presenti sul territorio maggiori possibilità di partecipazione alle attività della scuola, con un potenziamento dei sistemi didattici che speriamo possano portare ottimi risultati in futuro. Noi di Scuola.net ci auguriamo la massima diffusione e partecipazione al bando di gara, affinché il maggior numero di scuole possa usufruire dei servizi messi a disposizione dal Governo, utilizzando fondi comuni a beneficio dei nostri giovani.