Tecnologia e didattica: imparare e insegnare oggi
È innegabile che oggi il modo con cui fin da piccolissimi si entra in contatto con il mondo e con i saperi è cambiato. È altrettanto innegabile che un ruolo significativo in questo senso è attribuibile alla rapida e pervasiva diffusione nella vita quotidiana della tecnologia, con le sue innovazioni sempre più performanti e, per certi aspetti, affascinanti. La costante esposizione a stimoli di natura digitale, a cui oggi siamo soggetti tutti, inclusi i bambini fin da piccolissimi, incide significativamente nel caratterizzare in modo sempre più nuovo gli stili cognitivi con evidenti ricadute sulle modalità di apprendimento e sui comportamenti di studio dei nostri alunni. Sempre più frequentemente si sente parlare di una vera e propria rivoluzione antropologica dell’apprendimento.
Occorre dunque che la scuola consolidi questa consapevolezza per “sintonizzarsi” con il presente e, di conseguenza, ripensi il proprio agire considerando i nuovi modi di imparare, ma anche le competenze che la vita contemporanea richiede per crescere e, in prospettiva, per inserirsi nel mondo del lavoro.
Tradizione e innovazione: nessuna contrapposizione!
Il dibattito che contrappone la scuola tradizionale a quella innovativa sollecitando prese di posizione a favore dell’una o dell’altra è oggi anacronistico, inutile, dannoso nei confronti delle indispensabili riflessioni orientate a sostenere la scuola nell’evoluzione del suo importante ruolo nella costruzione di processi di apprendimento e di crescita. Spesso un’altra grande ambiguità nasce dall’identificazione del concetto di innovazione didattica con la presenza a scuola di tecnologia. Non è così e non è questo il punto: la tecnologia a scuola è sempre entrata. Retrocedendo nel tempo si pensi alle lavagne luminose, ai registratori, ai proiettori di diapositive, solo per citare alcuni tra i dispositivi che tutti, nella propria storia scolastica, ricordano.
Occorre invece assumere una prospettiva diversa: come insegnare intercettando i modi in cui oggi gli studenti apprendono? Modi che identificano nella tecnologia un importante agente di cambiamento e per questo la rendono, di fatto, ineludibile anche nella didattica.
Come si può costruire conoscenza oggi?
Per rispondere a questa domanda sono indispensabili alcune consapevolezze sostenute dalle più accreditate teorie quali, ad esempio, quelle che fanno riferimento a metodologie costruttiviste, di collaborative e cooperative learning, di didattica attiva, di problem solving, del learning by doing. Senza dimenticare la teoria delle intelligenze multiple di Gardner. Teorie che ben accolgono le nuove caratteristiche di apprendimento. Proviamo a sintetizzarne alcune.
Si impara:
- facendo, sperimentando - L’apprendimento attivo è sostenuto da dinamiche motivazionali, attiva connessioni, coniuga le percezioni sensoriali con la dimensione astratta, mobilita conoscenze pregresse, sollecita la ricerca di soluzioni a problemi, abitua a considerare imprevisti ed errori come elementi gestibili, contempla l’autovalutazione sulla base di esiti tangibili, sostiene l’autostima;
- in gruppo - La peer education consente di imparare nell’ambito protetto, dialogato e inclusivo del gruppo, ma anche dal gruppo e di percepirsi in un contesto dove il livello di stress è contenuto, se non addirittura azzerato;
- valorizzando le diverse intelligenze - C’è chi impara meglio se ascolta, chi ha bisogno di vedere per capire e ricordare, chi ha bisogno di muoversi e così via. Insomma l’accesso ai saperi non avviene solo utilizzando il linguaggio verbale;
- interagendo - Gli incontri con le persone, la manipolazione degli oggetti, ma anche di strutture, e di regole, l’uso intenzionale di risorse, la produzione di contenuti sono ottime occasioni di apprendimento basate sull’attivazione di processi che supportano, tra l’altro, attenzione e concentrazione e sostengono la conquista di competenze.
Quale tecnologia in classe?
La tecnologia nella didattica assume valore aggiunto se inserita in un contesto attrezzato, condiviso e collettivo come quello sociale della classe e se si pone in forma integrata, e non sostitutiva, per arricchire le esperienze d’apprendimento.
Anche la scelta dei dispositivi richiede attenzione: indispensabile partire dal principio che vede la correlazione fra obiettivi e risorsa che meglio si presta a permetterne il raggiungimento. Fra tutti possiamo però individuare nella digital board uno strumento interessante e versatile che permette di supportare concretamente innumerevoli azioni didattiche e, più in generale, l’innovazione metodologica.
Il contributo all’innovazione didattica della Digital Board
Nel corso di formazione gratuito per insegnanti Tecnologia e Digital Board per innovare la didattica promosso da Samsung Electronics Italia S.p.A. e riconosciuto dal Ministero dell'Istruzione, è possibile per i docenti di tutte le discipline conoscere i numerosi utilizzi didattici della Digital Board con focus sulla Digital Board Samsung Flip sia nella funzione di potenziamento della lezione frontale, sia nella prospettiva di strumento facilitatore in contesti di didattica attiva e collaborativa per supportare processi cognitivi, ma anche relazionali e di sviluppo dei talenti personali. Multimedialità, interattività, facilità di fruizione e di produzione di contenuti, possibilità di personalizzazione, operatività di gruppo, connessione tra esperienze anche digitali di tipo informale (fuori dalla scuola) e formalizzato (a scuola), accesso a innumerevoli contenuti nel web sono gli aspetti che permettono a docenti e studenti, anche piccoli, di fruire di infinite occasioni per costruire insieme apprendimento ed esercitare nel contempo competenze trasversali, come il problem solving, il pensiero laterale e il Lifelong Learning, sempre più richieste dal mondo del lavoro.
Per approfondire…
Per saperne di più sul contributo che può offrire la Digital Samsung Flip alla didattica in aula e come può sostenere un’innovativa e significativa relazione insegnamento/apprendimento si rimanda alla lettura dell’articolo La Digital board in classe: un facilitatore inclusivo di apprendimento.