Digital Board a scuola: non solo didattica

01 giugno 2022 3 minuti
DIGITALE IN CLASSE

Sul significativo contributo alla didattica d’aula rappresentato dalla Digital Board sia in termini di potenziamento della cosiddetta lezione frontale, sia in un ambito di didattica attiva e cooperativa, converge oggi il pensiero dei docenti e la valutazione del Ministero che nell’Avviso 28966 del 6 settembre 2021 la considera tra gli “strumenti indispensabili per migliorare la qualità della didattica in classe e per utilizzare metodologie didattiche innovative e inclusive”.

 

La progressiva e veloce diffusione nelle classi di ogni ordine e grado, in alcuni casi fin dalla scuola dell’infanzia, ha intensificato e vivacizzato il dibattito sui suoi possibili utilizzi virtuosi a supporto delle dinamiche insegnamento/apprendimento e dell’esercizio di abilità trasversali alle discipline alla base dello sviluppo di soft skill. Disponiamo perciò oggi di molte esperienze d’uso, condivise all’interno di vere e proprie communities di docenti o integrate nelle azioni di formazione dedicate, come nel caso del corso di formazione gratuito per insegnanti Tecnologia e Digital Board per innovare la didattica promosso da Samsung Electronics Italia S.p.A. e riconosciuto dal Ministero dell'Istruzione, dove poter vedere vari e diversificati utilizzi della Digital Board Samsung Flip in classe.

 

Possiamo però guardare alla Digital Board come risorsa da utilizzare non solo in contesto didattico, ma anche a supporto dell’esercizio della professione docente, al di fuori dell’aula. Un punto di vista diverso, per certi aspetti fino ad ora poco trattato e pressoché inedito, che origina

  • dalla necessità di supportare i processi di dematerializzazione e di digitalizzazione amministrativa;
  • dalle soluzioni attivate dalle scuole per superare i vincoli restrittivi imposti dalla recente pandemia.

 

Le nuove skill dei docenti

 

La scuola dell’autonomia orienta il suo agire alla promozione del successo formativo degli studenti perciò il docente si trova a svolgere ruoli non solo nell’ambito circoscritto dell’alfabetizzazione e dell’istruzione, ma anche in quelli che afferiscono alla mediazione culturale, alla promozione dei processi cognitivi, relazionali, di cittadinanza e valoriali, all’orientamento e alla valutazione. La collegialità, la collaborazione, la progettualità sono dunque oggi stili dell’azione educativa essenziali che caratterizzano il lavoro basato su una professionalità che matura, oltre che in virtù di una formazione continua, anche sul confronto, sul dialogo, sulla collaborazione, su una visione condivisa e sull’interazione professionale tra colleghi sia nel contesto di governance scolastica che nell’esercizio degli adempimenti ordinari. La stessa organizzazione degli organici che vede anche alla scuola primaria non più il docente unico, ma un team di insegnanti operanti in modo sinergico su una stessa classe o su più classi, sottolinea le nuove skill richieste oggi ai docenti.

 

La Digital Board come facilitatore organizzativo

 

Condizione indispensabile per un’autonomia scolastica partecipata è dunque una buona organizzazione che si avvale anche di risorse facilitatrici rispetto alla razionalizzazione dei tempi e dei modi di lavoro in nome dell’efficienza e di una sempre maggiore efficacia nella qualificazione dell’operato professionale. Come può la Digital Board in questo contesto essere una risorsa utile e funzionale? Immaginiamo alcuni contesti operativi comuni a tutte le scuole.

  • Progettazione in team - Tipicamente i docenti discutono sugli itinerari didattici da sviluppare e li pianificano, reperiscono le risorse necessarie, spesso le personalizzano, finalizzano il lavoro in un documento condiviso. La Digital Board permette ad esempio di:
    • gestire facilmente e visivamente un primo brainstorming;
    • realizzare con l’ausilio di tool una mappa tematica a supporto della progettazione;
    • raccogliere, valutare, rielaborare in modalità collaborativa i contenuti;
    • rendere interattiva la mappa connettendo in tempo reale i contenuti; 
    • realizzare una timeline relativa alle fasi di sviluppo dell’itinerario; 
    • apporre annotazioni, appunti, marcatori in sovrascrittura;
    • riprendere nel tempo il lavoro per tenere monitorato lo sviluppo delle attività pianificate;
    • redigere un consuntivo.

Il tutto favorendo partecipazione e condivisione all’interno dell’intero team, con notevole risparmio del tempo tradizionalmente richiesto dal dover formalizzare il lavoro a casa, perdendo inoltre parte della dimensione collegiale.

 

  • Collegio Docenti - Di norma si svolge nella sede centrale. Capita che vi siano situazioni logistiche che vedono plessi molto lontani dalla sede. La Digital Board permette, soprattutto in particolari situazioni, la partecipazione di tutti dalle rispettive sedi in modalità integrata e la visualizzazione condivisa e ragionata di documenti funzionali all’espressione di delibere, superando la soluzione della mera lettura.

 

  • Valutazione - L’espressione della valutazione degli apprendimenti di uno studente, ma soprattutto la valutazione formativa, richiedono all’interno del team la condivisione di informazioni e la compilazione di tabelle valutative capaci di raccogliere le diverse osservazioni dei docenti, di mediarle e di comporle a fattor comune, in modo che possano essere espresse secondo tassonomie prefissate. Lo strumento adottato da tutte le scuole è il registro elettronico che può essere visualizzato collegialmente sulla Digital Board e sul quale tutti i componenti del team possono intervenire in modo collegiale e in tempo reale. Utile anche per richiamare rapidamente e visualizzare elaborati degli studenti a supporto del dibattito che precede la formulazione della valutazione.

 

Pochi esempi, questi, di contesti comuni a tutte le scuole, che valorizzano la Digital Board per favorire lo scambio di idee, il dibattito pedagogico didattico e metodologico, la produttività legata agli adempimenti richiesti ai docenti, con un’evidente ricaduta sulla razionalizzazione dei tempi di lavoro e sulla crescita professionale. Pochi esempi, ma ve ne sono molti altri … perché non iniziare subito?