Festeggiamo insieme la Giornata Mondiale degli Oceani

08 giugno 2022 5 minuti
OCCHIO ALLE ISTITUZIONI

I due terzi della superficie terrestre sono ricoperti dai mari, tanto che il nostro pianeta potrebbe tranquillamente chiamarsi Oceano anziché Terra. Ecco perché riveste particolare importanza la Giornata Mondiale degli Oceani, che si celebra l'8 giugno di ogni anno con l'intento dichiarato di sensibilizzare l'opinione pubblica allla salvaguardia dei mari. Dalla salute degli oceani dipende anche la nostra e quella delle generazioni future, eppure le immense distese blu sono minacciate da pericoli piccoli e grandi. Questa giornata è soprattutto un'occasione per riflettere sui benefici che gli oceani possono darci e sulla responsabilità individuale e collettiva nei confronti di un mondo che, dalle coste agli abissi, risente direttamente delle nostre scelte di ecosostenibilità.

 

Decennio del Mare e Agenda 2030

Il World Ocean Day (Giornata Mondiale degli Oceani) si celebra ogni 8 giugno a partire dal 1992, quando a Rio del Janeiro si tenne un importante Vertice sull'Ambiente, ma è dal 2008 che viene riconosciuto dall'ONU. Oltre a fornire sostentamento a miliardi di persone, gli oceani fungono da regolatori del clima e sono considerati il Polmone Blu del pianeta dal momento che assorbono un terzo dell'anidride carbonica che produciamo e rilasciano più del 50% dell'ossigeno che respiriamo. Le Nazioni Unite, in collaborazione con la Commissione Oceanografica Intergovernativa dell'UNESCO, hanno definito gli anni che vanno dal 2020 al 2030 come il Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile; l'obiettivo è di perseguire i sette risultati seguenti:

  • un oceano più pulito;
  • un oceano più sicuro;
  • un oceano più sano, in cui vengano protetti i suoi ecosistemi;
  • un oceano sostenibile;
  • un oceano trasparente, con accesso libero a dati e tecnologie di ricerca;
  • un oceano ispirazionale;
  • un oceano predicibile, per una società in grado di prevederne le condizioni future.

 

Alla fine del 2020 è stato pubblicato il Manifesto del Decennio del Mare al fine di sensibilizzare e mobilitare istituzioni, imprese e singoli cittadini. L'alfabetizzazione oceanica si pone l'obiettivo di aumentare la consapevolezza sull'importanza del mare, ma deve anche fornire gli strumenti per promuoverne la sostenibilità. In questo senso si deve guardare al kit pratico Educazione all'Oceano per Tutti, volto a rafforzare l'idea che la costruzione di una gestione sostenibile dell'oceano è un'azione collettiva e passa soprattutto dai bambini. L'Educazione all'Oceano va inserita in un quadro più ampio e rientra a tutti gli effetti nel piano d'azione definito dalla celebre Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Il pacchetto relativo agli oceani, che ha per oggetto i sette obiettivi su indicati, è di cruciale importanza per il pianeta e il World Ocean Day è un modo di tenere desta l'attenzione attraverso iniziative e campagne di sensibilizzazione.

 

Necessità di difendere gli oceani

Il riscaldamento globale e l'innalzamento del livello dei mari stanno avvenendo a ritmi vertiginosi e l'aumento di anidride carbonica sta provocando la riduzione del pH con conseguenze drammatiche su ecosistemi delicati come le barriere coralline. Senza contare l'inquinamento prodotto da oltre 8 milioni di tonnellate di rifiuti plastici sversati ogni anno negli oceani. Le foreste tropicali sono considerate il Polmone Verde del Mondo in quanto capaci di assorbire l'anidride carbonica emessa dalle attività antropiche. Vero è però che i sistemi costieri come le praterie di Posidonia e le mangrovie sono in grado di immagazzinare fino a cinque volte il carbonio assorbito dalle foreste tropicali. Questo dato la dice lunga sull'importanza degli ecosistemi oceanici, anche non tenendo conto di come tre miliardi di persone dipendano per il proprio sostentamento dalla biodiversità marina. Oltre a essere sempre più acidi e più caldi, gli oceani sono minacciati sia dall'inquinamento di plastiche, sia dalla pesca illegale e intensiva che altera la biodiversità marina. A tutto ciò vanno aggiunti i disastri ecologici come gli incidenti alle petroliere e alle navi cargo che trasportano tonnellate di materiale chimico. Basti pensare alla nave container affondata al largo dello Sri Lanka nel giugno del 2021: in seguito allo sversamento in mare di 25 tonnellate di acido nitrico, è stato imposto il divieto di pesca a 80 chilometri di costa.

 

Tema della Giornata Mondiale degli Oceani 2022

L'edizione 2021 della Giornata Mondiale degli Oceani ha avuto per tema la vita e la sussistenza, ma a causa della situazione pandemica è stata celebrata soltanto da remoto. Va nella stessa direzione il tema dell'edizione 2022, che avrà a che fare con la rivitalizzazione degli oceani. La salute dei mari è arrivata a un punto di svolta ed è ora di lavorare collettivamente per creare un nuovo equilibrio e ripristinare la vitalità degli oceani. La Giornata Mondiale degli Oceani 2022 sarà ospitata dalla Divisione dell'ONU preposta al diritto del mare, in collaborazione con l'associazione Oceanic Global. Rispetto alla scorsa edizione, sarà possibile sia collegarsi con la sede delle Nazioni Unite, sia partecipare di persona. Chi desidera unirsi all'evento può registrarsi sul portale di ONU Italia o contribuire alla campagna #RevitalizeTheOcean. L'evento sarà incentrato sulle comunità che si stanno adoperando attivamente per rivitalizzare gli oceani e sulle idee più innovative in tema di tutela dei mari. Si dibatterà anche di biodiversità e resilienza, concetti strettamente legati sia nel settore agronomico sia in quello della biologia marina. Si parlerà anche di economia blu e gestione responsabile delle risorse oceaniche. La blue-economy si basa sull'innovazione tecnologica e il riutilizzo delle risorse naturali. Per cui l'idea non è tanto quella di investire più fondi nella salvaguardia dell'ambiente marino, ma creare più posti di lavoro e trovare nuove tecniche di produzione sfruttando sostanze presenti in natura.

 

Buone pratiche per la tutela degli oceani

Non può esserci un pianeta sano se i mari sono malati, com'è vero che gli unici in grado di segnare una decisa inversione di tendenza sono i giovani, cioè i futuri utilizzatori delle risorse oceaniche. Non è ardito allora sostenere che dalla sensibilizzazione dei più piccoli al tema della tutela marina passa gran parte del nostro futuro. Il problema sarà di una gravità allarmante se non si invertirà la rotta in questi anni. Basti pensare che se lo sversamento in mare di rifiuti plastici continuasse al ritmo attuale, nel 2050 il peso della plastica sarebbe maggiore rispetto alla fauna che popola gli oceani del pianeta. Considerato poi che la plastica non è un materiale biodegradabile, ci vuol poco a immaginare il vicolo cieco in cui si troveranno le future generazioni. Le organizzazioni impegnate nella salvaguardia dell'ambiente marino chiedono di proteggere almeno il 30% dei mari italiani entro il 2030. Considerato che finora soltanto il 7% dei nostri mari è sotto tutela, bisogna fare molto di più. Si può cominciare a non abbandonare i rifiuti in mare e sensibilizzare al tema i bambini. Si può limitare il più possibile l'utilizzo di prodotti usa e getta, oltre a prediligere materiali biodegradabili e provenienti dal riciclo. Una buona pratica è anche quella di partecipare alle iniziative di pulizia collettiva delle spiagge.

 

Eventi dedicati agli studenti

L'attenzione alle buone pratiche di mare dovrebbe andare di pari passo con l'elettrificazione del settore nautico, che spingerebbe l'industria a rinnovare la tecnologia navale inquadrandola in un'economia blu e circolare. Per incentivare a vivere il mare in modo sostenibile, in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani 2022 sono state organizzate svariate manifestazioni sportive come Il Giro dei Venti, un duathlon di bici e vela volto a promuovere lo sport e valorizzare i territori coinvolti, e la Run for the Oceans - School Edition, promossa dalle aziende Adidas e Parley che si sono impegnate a raccogliere dalle spiagge 1 bottiglia di plastica ogni 10 minuti di corsa completata dagli studenti registrati su Runtastic. Anche la community di Scuola.net ha partecipato attivamente all'iniziativa, contribuendo alla salvaguardia degli oceani.

Un altra associazione che crede nell'educazione dei giovani alla salvaguardia dei mari è One Ocean, che ha invitato le scuole a firmare la Charta Smeralda, un codice etico per la tutela del mare. Inoltre, la fondazione One Ocean propone materiali informativi sull'educazione al mare e organizza summit rivolti agli studenti, con tanto di concorsi a premio. Gli eventi culminano oggi, l'8 giugno, presso la Biblioteca degli Alberi a Milano, con workshop dedicati al mare e all'arte.