Programma Scuola Digitale 2022-2026: tutte le novità previste per i prossimi quattro anni
Il processo di digitalizzazione di cui la scuola è stata protagonista negli ultimi anni a causa della pandemia da Covid-19, sta portando grandi cambiamenti nelle istituzioni e nella società, consentendole di diventare più flessibile, efficiente e accessibile a tutti gli utenti che devono interagire con i suoi sistemi operativi. Per questo motivo il Ministero dell’Istruzione ha emanato la nota 651 del 12/05/2022 con la quale specifica, indicando anche gli strumenti da utilizzare, il programma che dovrà seguire la scuola per raggiungere gli obiettivi di digitalizzazione prefissati dall'Unione Europea: un’idea quanto mai innovativa con cui la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha avviato il Programma Scuola digitale 2022-2026 che sostiene e agevola il percorso di trasformazione e digitalizzazione delle istituzioni, portandole al passo con le altre scuole presenti in Europa e in alcuni Paesi del mondo.
Prima della pandemia, le nostre istituzioni si erano avviate verso un lentissimo processo di informatizzazione che durava da circa un decennio e che stentava a decollare. Un percorso tortuoso e addirittura assente in alcune regioni, ma che non creava grandi problemi all'utenza, complice l'arretramento dell'intera macchina della Pubblica Amministrazione. Con la chiusura della scuola di cui siamo stati tristi protagonisti negli ultimi due anni, il Governo ha dovuto riprogettare il programma di digitalizzazione intrapreso, stanziando ingenti finanziamenti e riprogrammando il modus operandi della Pubblica Amministrazione italiana. Se, infatti, la scuola viene considerata il vero pilastro della società, come sostengono le forze politiche e sociali, è necessario accelerare tale informatizzazione per avvantaggiare anche la Pubblica Amministrazione con i suoi uffici e ottenere, entro il 2026, risultati ottimali.
I quattro progetti da realizzare nel programma
Il programma elaborato dal Ministero dell'istruzione in concerto con il Consiglio dei Ministri è composto da quattro diversi progetti interconnessi tra loro. Attività specifiche che ogni istituto dovrà realizzare attraverso una formazione adeguata del personale scolastico e gli strumenti informatici adeguati:
- creazione o aggiornamento di piattaforme informatiche appartenenti alle Istituzioni scolastiche mediante l’uso di un modello elaborato dal Ministero dell'istruzione che permetterà a studenti, genitori e a tutti gli utenti scolastici di migliorare la loro esperienza e fruire più facilmente dei servizi informatici erogati;
- migrazione massiva al Cloud degli applicativi e dei servizi relativi alle istituzioni scolastiche verso soluzioni qualificate o verso infrastrutture create ad hoc, per permettere agli utenti di ottenere servizi più sicuri e affidabili, nel rispetto della Strategia Cloud Italia;
- diffusione dell’identità digitale attraverso CIE o SPID per velocizzare l’erogazione di numerosi servizi digitali che oggi richiedono la presenza fisica presso CAF ed enti previdenziali;
- ampliamento e semplificazione dei metodi di utilizzo della piattaforma pagoPA e app IO per gestire in modo fluido ed efficiente i pagamenti eseguiti dalle famiglie e dell’app IO che si pone punto di contatto tra le Scuole e i cittadini, per soddisfare numerosi servizi.
È importante specificare che le iniziative di diffusione dei sistemi CIE, SPID e Pago PA e app IO verranno eseguiti dal Ministero dell’Istruzione in modo diretto e senza la mediazione di società di servizi, in tal modo gli utenti potranno avvalersi in modo semplice e diretto dei servizi disponibili chiedendone l'erogazione immediata e senza intermediari. Per quanto riguarda la costruzione di Siti Web e le iniziative di Migrazione al Cloud, invece, la nota emanata dal Ministero dell'Istruzione chiarisce che il Governo erogherà ingenti somme che sono già disponibili per velocizzare il progetto. Si parla di circa 45 milioni di euro e di 50 milioni di euro che il Dipartimento per la Trasformazione Digitale ha reso disponibili alle istituzioni scolastiche per far fronte alle spese di realizzazione del progetto nel minor tempo possibile.
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Come partecipare alle iniziative e candidarsi alla ricezione dei finanziamenti
Per partecipare ai progetti diffusi dal Ministero dell’istruzione e candidarsi agli avvisi di finanziamento presenti sulla piattaforma, ogni scuola dovrà registrarsi sul sito PA Digitale 2026 cliccando sul link https://padigitale2026.gov.it/ rispettando le scadenze indicate e le modalità di partecipazione. La scadenza è prevista per il 24 giugno 2022, e prima di aderire ogni scuola è stata informata del fatto che il totale finanziato è predefinito per ciascuna istituzione scolastica per un ammontare di 7.301 euro (Iva esclusa) solo per il progetto Siti Web, mentre per Migrazione al Cloud è stata disposta una somma che oscilla tra i 1.659 euro (Iva inclusa) e i 12.719 euro (Iva inclusa). Ogni scuola, dopo aver eseguito la registrazione sulla piattaforma, riceverà una notifica dell’avvenuto completamento della procedura con la possibilità di ottenere informazioni periodiche sullo stato delle pratiche. Per restare sempre aggiornati sulle ultime novità legate alla PA, sui programmi elaborati e sui progetti che ruotano intorno al mondo della scuola, ogni istituto potrà iscriversi alla newsletter inviata da PA digitale 2026. Il sito si preoccuperà di inviare e-mail di aggiornamento a tutti gli iscritti a cadenza settimanale o mensile, con l'introduzione di link, normative e novità che introdurranno velocemente la scuola verso una nuova era. Per tale ragione il sito fornisce informazioni sempre aggiornate: nella sezione riservata all’RTD (Responsabile per la Transizione Digitale) visitabile al link https://www.istruzione.it/responsabile-transizione-digitale/index.html è possibile consultare i contenuti inseriti di volta in volta e il materiale occorrente per aiutare le Scuole ad attraversare questa fase di cambiamento.
Verso il completamento della piena digitalizzazione
Con quest’ultima decisione presa dal Governo, attraverso il Ministero dell’Istruzione, il percorso che conduce verso la piena digitalizzazione è stato ormai intrapreso senza possibilità di ripensamento. Si tratta di una delle rivoluzioni più importanti che abbiano mai coinvolto la scuola italiana, e il merito lo dobbiamo anche alla pandemia che ha costretto le istituzioni a trovare nuove modalità di connessione con gli utenti. Un problema che ha coinvolto soprattutto la scuola, spaventata e impreparata a forme alternative di didattica, che solo grazie alla buona volontà e allo sforzo dei docenti è riuscita a uscire dalla crisi culturale nella quale la scuola italiana rischiava di finire. Noi di scuola.net, affascinati e ben introdotti nel mondo della digitalizzazione, non aspettiamo altro che la scuola raggiunga standard elevati di informatizzazione per migliorare i servizi forniti a genitori, studenti e agli altri utenti della stessa scuola.