Futura, il portale del PNRR scuola
Una piattaforma ministeriale a favore della ripresa del settore scolastico: stiamo parlando di Futura, vera e propria risorsa per tutti i docenti e le scuole del territorio nazionale, contenente una miriade di progetti formativi. Lo slogan del portale è "La scuola per l'Italia di domani", perfettamente in linea con le attuali esigenze del nostro Paese. La fine dello stato di emergenza da Sars-CoV-2 risale soltanto a pochi mesi fa e ha lasciato moltissimi problemi da risolvere in ogni ambito.
Noi di Scuola.net abbiamo fatto il punto della situazione e messo a fuoco i punti salienti di questo prezioso strumento interattivo, con l'inserimento di qualche consiglio per far fronte ai disordini e alle inefficienze dell'ultimo biennio.
Futura, da dove nasce l'iniziativa?
L'attivazione del portale non è stata certamente un evento isolato o decontestualizzato: fa parte di un programma ben strutturato a livello scolastico e, allo stesso tempo, perfettamente integrato ad altri settori. Secondo le direttive ministeriali, infatti, Il PNRR (altrimenti detto Piano Nazionale di Resistenza e Resilienza) si propone con una serie di riforme e di investimenti. Tali misure promuovono una ripresa delle attività a pieno regime, con parecchi obiettivi nel breve-medio termine. Per quanto riguarda istruzione e formazione, il Governo ha stanziato diversi fondi (qui potete trovare dettagli e brochure scaricabile in PDF); nel caso specifico della didattica e della transizione digitale, l'importo ammonta a ben 800 milioni di euro.
Chi ha accesso alla piattaforma Futura?
Contenuti e funzionalità del portale sono a disposizione di tutti i componenti del personale scolastico; in particolare possono accedervi:
- insegnanti
- personale ATA
- dirigente scolastico (DS)
- DSGA (coordinatori del corpo non docente e collaboratori stretti del direttore).
Potete registrarvi in pochi minuti, ma ricordate che il sistema è idoneo anche all'identificazione digitale: se avete già un account SPID, noi di Scuola.net vi consigliamo di utilizzarlo. In questo modo, eviterete di confondere username e password con altri siti web.
Le sezioni disponibili su Futura
Il sito web è veloce, dall'utilizzo semplice e intuitivo. Una volta compiuto l'accesso, appare una schermata con una prima descrizione delle tre aree principali di sviluppo del portale. Tra queste ricordiamo:
- didattica digitale
- STEM e multilinguismo
- riduzione divari.
Le sezioni del portale vengono regolarmente aggiornate nella grafica, nelle funzionalità e nei contenuti, per un servizio sempre efficiente e performante.
Didattica digitale
Si tratta del piano di formazione propriamente detto: l'elenco è pubblico (quindi visibile a tutti gli utenti), ma per candidarsi è necessario entrare nell'area riservata, tramite le proprie credenziali o account SPID. Da qui, ogni avente diritto all'accesso può aderire alle iniziative di Futura che più gli interessano. Dalla sotto-categoria Tutti i Percorsi potete visionare le proposte formative provenienti da ogni scuola di ordine e grado d'Italia. In presenza di posti disponibili e unicamente per i bandi ancora attivi, potete candidarvi gratuitamente ai progetti indicati sulla pagina, anche se l'istituto di riferimento è lontano dal vostro. Se, per esempio, lavorate a Roma e vi interessa un'iniziativa di un istituto di Milano, nulla vi impedisce di parteciparvi. Per rendere le ricerche più veloci ed efficienti, avete a disposizione due filtri: uno per tipologia di utente e un altro per località. In questo modo, impiegherete meno tempo e troverete molte più opportunità per il vostro avanzamento. Altra area interessante presente in Didattica Digitale è Strumenti e Materiali, dalla quale sono reperibili tutte le informazioni e i dettagli su:
- Future Labs
- corsi di istruzione per adulti (CPIA per docenti)
- formazione STEAM
- DIGCOMPEDU, cioè le competenze digitali indispensabili
- polo nazionale, per l'elaborazione dei MOOC (corsi a distanza per un elevato numero di utenti)
- équipe di formazione territoriali.
Ogni programma è, ovviamente, conforme alle linee guida ministeriali.
STEM e multi-linguismo
L'acronimo sta per Science Technology Engineering Mathematics ed è un approccio in vigore da oltre un ventennio, mirato alla promozione e agli apprendimenti delle discipline scientifiche come nelle lingue straniere. Dare spazio a matematica, fisica, chimica, tecnologie e ingegneria, infatti, è particolarmente importante nel nostro Paese, da sempre culla della cultura classica e umanistica. Occorre porre il focus sulle competenze tecniche e di calcolo, al fine di valorizzarle al massimo in chi le possiede e consolidarle in chi ne è carente.
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Lo stesso discorso vale per lo studio di una o più lingue differenti dalla nostra, negli ultimi anni anticipato ai primi anni delle scuole elementari. Un bambino, infatti, tenderà a imparare più velocemente rispetto a un adolescente, oltre a fare meno sforzi nel ricordare parole e concetti chiave. In tale ottica, acquisisce un grande rilievo l'utilizzo del PC e dei supporti informatizzati, meglio se con l'aiuto di un metodo interdisciplinare e mediante un programma strutturato. Non solo nozioni, ma una vera e propria computer science che coinvolge ragazzi e ragazze, con un'attenzione particolare rivolta a queste ultime.
Riduzione divari
Il PNRR ha, tra i tanti, un obiettivo: quello di appianare difformità troppo marcate negli apprendimenti, a livello territoriale. C'è ancora troppo divario tra le regioni italiane, con differenze abissali tra Comune e Comune e perfino tra materia e materia, particolarmente evidenti dopo le prove INVALSI, i test d'ingresso e gli esami di licenza. Nel tentativo di porre un freno a tali discrepanze, il periodo di ripresa potrebbe diventare un'opportunità per lavorare su questo aspetto, soprattutto dove il livello di preparazione medio risulta lacunoso. Ma c'è di più: il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si propone anche di diminuire il tasso di dispersione scolastica. Nonostante il maggior numero di diplomati e di laureati rispetto a qualche decennio fa, sono ancora molti i ragazzi che abbandonano il percorso di studi prima del tempo. A incidere in maniera negativa sull'interruzione dell'iter scolastico troviamo un numero elevato di assenze ingiustificate o protratte nell'arco dei due quadrimestri. La cooperazione tra genitori, insegnanti e, quando possibile, dei compagni di classe saranno decisivi nella risoluzione del problema.
Percorsi formativi: modalità per aderirvi
Ogni progetto di Futura è corredato di una descrizione accurata, alla quale potete accedere tramite il bottone "Approfondisci". Oltre ai dettagli e al numero di posti ancora disponibili, è possibile trovare alcuni dati molto importanti, quali:
- termini di iscrizione
- date di avvio e di conclusione del progetto
- categoria
- livello di preparazione
- inquadramento richiesto
- destinatari
- monte ore
- tipologia di percorso.
Ricordate che per molti progetti la candidatura non è automatica ma richiede una conferma da parte dell'organizzatore. Appena la richiesta di adesione andrà a buon fine, arriverà una notifica via e-mail.
I progetti sono riconosciuti dal MIUR?
La risposta è sì, anche per le proposte online (quindi quasi tutte); a elaborare i bandi sono alcuni istituti scelti dal MIUR, detti anche scuole polo, e i 28 Future Labs presenti in Italia, vale a dire i gruppi preposti alla formazione e alla transizione digitale delle attività. Ad ogni modo, noi di Scuola.net vi invitiamo a fare le opportune valutazioni, prima di partecipare a qualsiasi iniziativa. In altre parole, dovete vedere se vi conviene o no dare la vostra adesione, soprattutto in vista di una crescita professionale o di un avanzamento di carriera. In caso di dubbi sul progetto di vostro interesse, potete consultare la scheda pubblica presente sulla piattaforma Futura e contattare l'organizzatore direttamente dal portale.