MAD: che cos'è, come funziona, quando compilarla
MAD: che cosa significa
Al giorno d'oggi chi vuole intraprendere un percorso professionale all'interno di una scuola italiana avrà sicuramente sentito parlare del termine MAD. Con questo acronimo si indica sostanzialmente la messa a disposizione da parte dei docenti che si dichiarano disponibili a eseguire supplenze nei vari istituti. Le MAD però non vengono inviate soltanto dagli aspiranti insegnanti ma anche dal personale ATA.
Dopo aver inviato la MAD si otterrà un contratto a tempo determinato che permetterà di svolgere la propria professione negli istituti italiani per un arco temporale limitato. Generalmente le tempistiche sono brevi (ad esempio se un professore deve assentarsi a causa di una malattia) ma ci sono anche periodi più lunghi come nel caso della maternità di un'insegnante. Oltre alla candidature come docente e personale ATA, con la messa a disposizione è possibile anche candidarsi per il sostegno oppure per il recupero estivo. La scelta di inviare le MAD oggigiorno dunque è sempre più diffusa dal momento che permette a chi vuole lavorare in questo settore (soprattutto a molti giovani) di avere una maggiore possibilità di ottenere un lavoro.
Che cosa serve per inviare una MAD
Come in tutti gli ambiti lavorativi, anche per l'invio delle MAD è necessario possedere alcuni requisiti fondamentali. Chi vuole inviare una messa a disposizione per effettuare il ruolo di docente dovrà avere almeno il diploma di scuola superiore. Naturalmente è opportuno ricordare che il conseguimento del titolo di laurea o uno specifico attestato per il sostegno possono essere un vantaggio ulteriore che aumenta le probabilità di essere chiamato a svolgere la professione. Anche per le messe a disposizione per il personale ATA occorre avere il diploma di scuola superiore: in passato, l'unico requisito minimo richiesto era la licenza di scuola media ma nel corso degli anni sono state effettuate delle modifiche alla candidatura. È bene poi tenere presente che le MAD possono essere inviate in qualsiasi istituto italiano presso le segreterie scolastiche senza alcun limite. Gli aspiranti docenti dovranno però ricordare di inserire anche la classe di concorso, ossia le materie per le quali sono abilitati a insegnare.
La MAD può essere inviata in diversi modi tra cui via email, tramite raccomandata, tramite pec oppure personalmente presso le scuole scelte. Il metodo oggi più utilizzato e diffuso è senza dubbio quello online perché permette di risparmiare tempo e velocizzare sensibilmente le procedure. La domanda deve essere compilata in modo corretto e contenere non solo i propri dati anagrafici ma anche tutti i titoli posseduti (nel caso del diploma o del titolo di laurea bisognerà specificare anche la data e il voto ottenuto), la classe di concorso e il ruolo che si intende svolgere. Qualsiasi tipo di master, specializzazione, certificazione oppure attestato può essere un elemento fondamentale per essere chiamati, pertanto è bene non dimenticare nessun elemento che possa favorire il raggiungimento del lavoro come supplente o come personale ATA. Per quanto riguarda i 24 CFU invece, non è necessario che i possibili candidati ne siano in possesso dal momento che si può inviare la domanda anche senza diploma di laurea. Tuttavia anche in questo caso il possesso di tali crediti formativi può rappresentare decisamente un beneficio.
Qual è il funzionamento delle messe a disposizione
Quando la domanda sarà stata correttamente inviata, verrà ricevuta dalle scuole e archiviata insieme alle domande degli altri possibili candidati. Il Dirigente Scolastico potrà poi visionare le domande e, dopo aver esaminato le graduatorie d'istituto e le graduatorie provinciali, potrà scegliere il candidato più idoneo a ricoprire quel ruolo. È bene tenere presente che con le MAD è possibile aumentare il proprio punteggio per candidarsi ai concorsi per l'insegnamento ma non permettono di accedervi direttamente dal momento che la candidatura viene fatta esclusivamente per le supplenze. Il numero massimo dei punti che è possibile ottenere in un anno è dodici e varia in base ai giorni di supplenza effettuati.
Inoltre, sebbene sia possibile inviare la messa a disposizione in qualsiasi periodo dell'anno è consigliabile effettuare la propria candidatura in momenti particolari in cui nelle scuole potrebbe esserci maggiore bisogno di un supplente. In questo caso:
- l'inizio dell'anno scolastico (dunque il mese di settembre)
- le festività natalizie (dicembre)
- il periodo dei corsi di recupero che si tengono in estate (generalmente tra giugno e luglio).
Per quanto riguarda i luoghi in cui inviare la MAD è opportuno tenere in considerazione che il nord Italia costituisce senz'altro una delle aree predilette da tantissimi candidati poiché le opportunità di ottenere una supplenza sono sicuramente maggiori rispetto al centro e al sud Italia. Dal momento che i principali capoluoghi di regione costituiscono le realtà più diffuse, è consigliabile optare per anche per istituti scolastici presenti nelle province o nei piccoli paesi. La Lombardia è senza dubbio una delle regioni migliori in cui mandare le messe a disposizione sia per la supplenza, sia per il sostegno, sia per il personale ATA. Anche il Piemonte, l'Emilia Romagna e la Toscana possono fornire delle ottime opportunità a chi vuole intraprendere tale percorso.
Il modo corretto per la compilazione della MAD
La giusta compilazione della MAD è fondamentale affinché i dirigenti scolastici degli istituti possano avere un quadro chiaro del candidato. Pertanto è necessario fare attenzione a non commettere errori: per scrivere un ottimo curriculum vitae è possibile valutare i diversi modelli presenti online e scegliere quello che si addice maggiormente alle proprie esigenze. Inoltre sul web si possono anche trovare delle domande precompilate da tenere presente per un'eventuale candidatura. È bene chiarire però che la scelta di un supplente o del personale ATA è del tutto preferenziale, pertanto i dirigenti scolastici potranno scegliere la persona che più ritengono opportuno a quel ruolo. Per la compilazione della domanda andranno inseriti i dati personali (nome, cognome, luogo e data di nascita, indirizzo di residenza), la cittadinanza e la consapevolezza di non inserire dati non veritieri. Oltre a ciò andrà anche specificato il possesso dei diritti civili nonché di non aver avuto alcuna condanna penale. Una volta fatto ciò si dovrà inserire il titolo di studio, il luogo e la data del conseguimento e il voto finale. Nel caso in cui inoltre il candidato avesse già svolto il ruolo di supplente negli anni precedenti, dovrà specificarlo inserendo anche il nome dell'istitituto scolastico presso cui ha esercitato il suo servizio. In ultimo basterà allegare tutta la documentazione necessaria e dichiarare di essere disposto a lavorare in quella scuola.
Perché inviare le messe a disposizione
Inviare la domanda di messa a disposizione presso le scuole italiane è senz'altro un'ottima opportunità per tutti coloro che vogliono lavorare nell'ambiente scolastico. In particolar modo si tratta di un valido banco di prova per i neo laureati oppure i giovani che hanno appena terminato il proprio percorso di studi. Inviando le MAD infatti sarà possibile fare esperienza (per un periodo di tempo variabile), entrare a far parte della realtà scolastica e prendere confidenza con l'ambiente. Si tratta di un primo passo verso il mondo del lavoro che potrà aprire le porte a delle nuove conoscenze e capacità.