Class Blog: regole e consigli per realizzare un blog di classe
Il BlogClass è uno straordinario strumento per valorizzare le attività realizzate a scuola dal gruppo classe che crea sintonia, empatia tra gli alunni e la voglia di mettersi in gioco con lavori sempre diversi. Con l'introduzione del blog di classe non si intende in alcun modo sostituire i compiti a casa o il lavoro di scrittura manuale, ma semplicemente sfruttare le nuove tecnologie per motivare i giovani a lavorare bene, documentando al contempo le attività migliori che svolgono. Si tratta di uno spazio virtuale nel quale vengono raccolte immagini, Power Point, video e animazioni che restano negli anni e possono essere di aiuto anche ad altri studenti.
Ma come si crea un Blog di Classe e quali sono le regole da seguire per farlo funzionare bene?
Blog di Classe: ecco come realizzarlo nel migliore dei modi
Come anticipato, il blog di classe è una pagina web nella quale vengono pubblicati i lavori svolti dagli studenti appartenenti a una specifica classe. Una sorta di diario di bordo nel quale inserire le foto più significative dell’anno in corso, di un viaggio di istruzione, di un saggio o di attività straordinarie organizzate dalla scuola e alle quali la classe ha preso parte. Ovviamente, il lavoro di documentazione dovrà essere coordinato da un docente che vaglierà il lavoro degli studenti, tracciando le linee guida da seguire.
Ecco alcune idee orginiali per sfruttura al meglio il vostro blog di classe:
Blog di classe: contenitore di ricordi
Nel caso di una gita, ad esempio, i ragazzi potranno pubblicare una mappa dei luoghi visitati, i biglietti di musei, mostre e parchi archeologici con le relative foto, inserendo anche testi esplicativi che ne raccontano la storia o aneddoti divertenti vissuti durante la visita.
Blog di classe: il testo collettivo
Un’altra idea per un blog di classe molto interessante è quello della realizzazione di testi collettivi. In pratica, i docenti scelgono un’opera letteraria, un testo, un argomento specifico di scienze, geografia, storia o di una qualsiasi altra materia e lo suddividono tra i gruppetti della classe per discuterne e approfondirne una sezione. Ciascun gruppo si occupa di un piccolo segmento per poi assemblarlo nel blog, trasformandolo in un lavoro completo e molto approfondito. Generalmente, questa attività è molto amata dagli studenti che non avvertono il peso di studiare un intero testo ma solo una parte, ascoltando però con interesse anche il lavoro degli altri.
Blog di classe: compiti estetivi alternativi
Negli ultimi anni si sta diffondendo anche il blog di classe per il periodo estivo. Il funzionamento differisce dalle altre tipologie sopra menzionate perché, nel caso del blog per viaggi di istruzione, i ragazzi producono la documentazione e ne affidano la pubblicazione al docente, proprio come accade nei testi descrittivi. Nel blog di classe per le vacanze, invece, l’insegnante comunica la password ad alcuni alunni che diventano, per quel periodo di tempo, corresponsabili e co-autori della pagina Web. Gli alunni scelti possono così raccogliere il materiale di interesse, e dopo averlo visionato e coordinato nel modo giusto, pubblicarlo. In questo modo la classe resta unita anche nel periodo estivo con la possibilità di condividere con gli altri le esperienze vissute e i luoghi visitati, esprimendo sensazioni e punti di vista. Il blog di classe per il periodo estivo potrà essere rinnovato ogni qualvolta si ripresenta un periodo di vacanze: a Pasqua, a Natale o nei giorni in cui il Ministero per l’istruzione dispone un ponte. Il docente darà il permesso a qualche rappresentante della classe o all’intero gruppo di pubblicare pensieri, riflessioni o considerazioni sul periodo di festività, affidandogli la password per accedervi. Tale attività, ovviamente, dovrà essere monitorata con attenzione dal docente, spiegando agli alunni che non potranno in alcun modo pubblicare foto personali o documenti che violerebbero il diritto alla privacy di familiari o amici.
Le regole per amministrazione bene il Blog di Classe
L’idea di creare un blog di classe può diventare una spinta per i ragazzi a svolgere meglio alcune attività, approfondirle e condividerle non solo con i compagni di classe ma anche con il pubblico più ampio di visitatori della pagina virtuale. Eppure, per gestire bene un blog di classe è necessario fare molta attenzione, seguendo alcune regole imposte dalla legge.
Dedicare una pagina alle "avvertenze legali"
Nell’organizzazione grafica e strutturale del blog, ricordiamo di inserire una pagina che contenga le "avvertenze legali". Si tratta di uno spazio nel quale specificare chi è il Responsabile della pagine Web, sapendo che la legge richiede la maggiore età. Per questo bisogna evitare di affidare questo compito a un alunno, anche se è all’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado.
Creare un contatto istituzionale
Un altro importante requisito è l’inserimento di contatti per eventuali comunicazioni da parte di genitori, alunni o diversi utenti: attenzione a non pubblicare il proprio numero di cellulare né tantomeno quello della propria abitazione, ma magari creare un indirizzo di posta elettronica ad hoc al quale perverranno tutte le comunicazioni. Non bisogna dimenticare che un blog di classe ha le stesse potenzialità di un sito internet, e dunque anche gli stessi rischi. Questo significa, ad esempio, che un genitore potrebbe chiamare in qualsiasi ora del giorno per contestare la pubblicazione di una foto piuttosto che di un video di suo figlio. Per prevenire questo tipo di inconvenienti, consigliamo di prediligere contatti istituzionali piuttosto che numeri privati.
Attenzione al copyright quando si scelgono le immagini
Il mondo del Web può essere molto insidioso, soprattutto quando si utilizzano in modo scorretto le immagini trovate sui motori di ricerca. Facciamo un esempio: se la classe elabora un progetto e vi associa delle immagini, deve fare attenzione a non scegliere file coperti dal copyright, pena la violazione del diritto d’autore. Per non incorrere in una sanzione, è bene cercare immagini in siti definiti royalty free, che cioè non contengono copyright commerciale e dunque consentono il salvataggio e l’utilizzo di foto e video senza alcun rischio. Generalmente, questi siti chiedono soldi nel momento in cui l’utente vuole scaricare le foto, per questo è bene scegliere solo piattaforme gratuite, come ad esempio commons.wikimedia.org. Un altro stratagemma per non violare la norma sul diritto d’autore è quella di pubblicare la foto (coperta dal copyright) citando la fonte, sempreché il sito originario ne consenta l’utilizzo con tale formula.
Massima allerta per la privacy
Uno dei punti nodali del blog di classe, il cui utilizzo spesso scoraggia docenti e dirigenti, è il rispetto della privacy degli alunni. È importante sapere che il Web è una vetrina a cielo aperto dove ciò che viene pubblicato non può più essere cancellato, se non in casi particolari per i quali si ricorre al diritto all’oblio. Per questo è fondamentale controllare ogni contenuto in modo preventivo, affidando questo compito a una persona adulta, attenta e scrupolosa che sia in grado di monitorare in modo costante e di capire quando il contenuto, l’immagine e i dati personali o sensibili potrebbero urtare la sensibilità dei genitori o degli utenti che interagiscono con il blog. Non dimentichiamo che il rapporto blogger-utenti è di uno a mille, dal momento che un soggetto pubblica un contenuto e tutti coloro che visitano il blog hanno la possibilità di commentare, elogiare o criticare: si tratta di un rischio con cui bisogna fare i conti ed essere pronti ad affrontare. È bene tenere presente che la legge italiana prevede il divieto di pubblicare foto o dati personali di minorenni, salvo il caso di espressa autorizzazione dei genitori, e che in caso di mancato rispetto della legge è responsabile civilmente e penalmente il docente che amministra il blog. Questo vale anche nel caso del blog didattico inserito nel programma di lavoro interdisciplinare o disciplinare.
Creare un Blog di Classe è costoso?
La domanda sorge quasi spontanea: quanto costa un blog a scopo didattico? La risposta varia in base alle intenzioni del docente: se si intende creare una pagina di semplice gestione, senza l’ausilio di un webmaster e di un sottodominio, il costo è pari a zero dal momento che la rete offre la possibilità di sfruttare questi servizi online in modo gratuito. Da Fan.school a Blogger fino a Weebly, la rete mette a disposizione diverse piattaforme semplificate che consentono di progettare e costruire blog di classe personalizzati e interattivi. Se, invece, si desidera una pagina Web più complessa con un dominio esclusivo, è necessario l’intervento di un professionista il cui compenso varia in base alle richieste e alle esigenze del docente.