Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA): ausili e strumenti
In un'ottica di didattica inclusiva, la CAA non può certo mancare all'interno di una scuola. L'acronimo sta per Comunicazione Aumentativa Alternativa e descrive tutti gli strumenti mirati a promuovere e potenziare il linguaggio, sia verbale sia non verbale. Tuttavia, relegare un'opportunità del genere al ruolo di un mezzo per migliorare le abilità nel parlare e nello scrivere è riduttivo. Gli ausili CAA, infatti, vanno visti all'interno di un piano strutturato e ben organizzato, per permettere a bambini e ragazzi di ogni età di esprimersi nel migliore dei modi. Quanto appena affermato vale, in modo particolare, per i soggetti con difficoltà o carenze in tale frangente. Come sempre, noi di Scuola.net abbiamo fatto il punto della situazione e raccolto tutte le informazioni sui mezzi a disposizione, per offrirvi una panoramica completa e aggiornata.
Strumenti CAA, suddivisione per tipologie
Gli ausili per la Comunicazione Aumentativa Alternativa non sono tutti uguali: alcuni sono di semplice utilizzo, mentre altri richiedono la presenza di attrezzature sofisticate (e, in alcuni casi, ultra-compatte) per poter funzionare. In base al livello di innovazione, distinguiamo tra i seguenti strumenti:
- bassa tecnologia
- media tecnologia
- alta tecnologia
Naturalmente, voi insegnanti potete combinare i mezzi delle varie categorie a seconda della gravità del problema da affrontare, dell'ambiente di riferimento e delle esigenze comunicative. In altre parole, sarà vostro compito scegliere gli ausili più opportuni in base allo scenario di partenza.
Tutti i bambini e i ragazzi possono apprendere tramite gli strumenti CAA?
La risposta è sì, anche se occorrono dei pre-requisiti minimi per iniziare questo tipo di percorso. Ecco un breve elenco:
- sviluppo dell'intenzionalità comunicativa
- piena autonomia nel dare risposte di tipo sì-no, a parole o con i gesti
- ambiente ricco di stimoli
- presenza di più persone con le quali comunicare
La gravità del disagio di partenza e l'età del bambino (o del ragazzo) non rientrano tra le condizioni necessarie per accedere alle modalità di Comunicazione Aumentativa Alternativa, soprattutto nelle forme più semplici.
Gli ausili CAA a bassa tecnologia
Fanno parte della categoria tutti gli strumenti e gli accessori totalmente privi di componenti elettronici. Per comunicare, potrete usare lettere, numeri, disegni, simboli, foto e immagini di vario tipo, generalmente riportati su un supporto cartaceo. Potete scegliere supporti realizzati da voi (da prediligere per necessità particolari) o reperirli in formati standard, disponibili sul mercato a prezzi veramente contenuti. Maneggevoli e semplici da utilizzare, sono diventati sempre più leggeri nel corso degli anni e permettono di ampliare il vocabolario in maniera rapida, praticamente senza limiti.
Ricordiamo, in particolare:
- vocabolario dei gesti
- quaderno dei resti
- passaporto comunicativo
- agenda visiva
- strisce visive
- etichettatura ambientale
- tabelle di comunicazione
- libri modificati
La scelta degli strumenti e la loro frequenza di utilizzo variano da situazione a situazione.
Vocabolario dei gesti
Iniziamo con uno strumento utilissimo non solo per voi insegnanti, ma anche per tutti coloro che cercano di comunicare in maniera alternativa con gli alunni. Si tratta di una raccolta di immagini (di solito fotografiche) che riproducono sia gesti personalizzati sia codificati, con i quali bambini e ragazzi tendono a esprimersi. Sotto ogni figura compare il significato.
Quaderno dei resti
Tale strumento promuove la capacità di auto-narrazione del bambino o del ragazzo, in seguito a esperienze significative o alla fine di una giornata tipo. Si tratta di un vero e proprio raccoglitore ad anelli munito di cartelle trasparenti, all'interno delle quali bisogna mettere gli oggetti più rappresentativi dell'evento in oggetto. Prendiamo come esempio una gita fuori porta in un parco naturale. Per raccontare agli altri ciò che ha fatto, l'alunno può riempire il quaderno con piccoli sassi, fili d'erba, scontrini per l'acquisto della merenda, biglietti per l'accesso a determinate aree, fotografie scattate in loco e molto altro che testimoni l'evento.
Passaporto comunicativo
Possiamo paragonarlo a un vero e proprio biglietto da visita. È un compendio sintetico, ma efficace, sui tratti distintivi dello studente, molto utile agli insegnanti per trarre il meglio dal primo approccio. Anche in questo caso, immagini e altri oggetti integrano i contenuti scritti. Le informazioni presenti sono, oltre ai dati anagrafici, anche:
- riferimenti alla famiglia
- preferenze
- storia personale
- giornata tipo
- modalità di espressione delle emozioni
- punti deboli e di forza
- rapporti con gli altri
- consigli per gestire al meglio la relazione con il bambino (o il ragazzo)
- informazioni particolari
- persone alle quali è permesso visionare il passaporto comunicativo
- sommario
Al pari di altri ausili, anche questo deve riportare indicazioni chiare, corrette, complete e continuamente aggiornate su eventuali progressi o regressi.
Agenda visiva
Possiamo paragonarla a una to do list, ossia una lista delle attività da svolgere durante la giornata. Può essere cartacea o elettronica: la prima rientra fra gli strumenti a bassa tecnologia, mentre la seconda in quelli a media tecnologia. Altra distinzione riguarda il livello della pianificazione. In questo caso, distinguiamo tra agenda quotidiana e settimanale, con attività disposte su uno sfondo neutro.
Strisce visive
Rappresentano le attività più importanti all'interno dell'intero periodo di lavoro (giornata o settimana), pertanto sono un sottoinsieme dell'agenda visiva. Di solito, la disposizione è in ordine cronologico o di priorità, sempre dall'alto verso il basso per le strisce verticali e da sinistra verso destra per quelle orizzontali.
Etichettatura ambientale
Consiste nella collocazione di semplici rappresentazioni grafiche in un ambiente. La finalità è quella di favorire un orientamento ottimale dello studente, in modo tale da fargli prendere confidenza con gli spazi e con gli oggetti. Spesso, questo tipo di ausilio anticipa e facilita la comprensione delle tabelle a tema, oltre a favorire il raggruppamento per categorie. Distinguiamo due tipi di etichettatura ambientale:
- organizzativa
- denominativa
La prima prevede il posizionamento su contenitori e mobili, mentre la seconda direttamente sugli oggetti.
Tabelle di comunicazione
Traducono la modalità scritta e verbale in un linguaggio fatto di immagini, a colori o in bianco e nero. Possono contenere riferimenti a scelte, oggetti, stati d'animo, sensazioni e molto altro. Consentono al bambino o al ragazzo di prendere decisioni e di fare richieste in modo semplice, veloce e preciso.
Libri modificati
Si tratta di testi più o meno lunghi, in cui i simboli e le fotografie sostituiscono il linguaggio scritto. Talvolta includono immagini appartenenti al bambino: in questo caso, siamo di fronte a vere e proprie storie personalizzate.
Strumenti CAA a media tecnologia
A questo gruppo appartengono tutte le apparecchiature elettroniche in grado di funzionare senza un collegamento al PC. Tra queste vale la pena ricordare:
- VOCA
- comunicatori simbolici e alfabetici
Entrambi i dispositivi consentono almeno l'uscita di voce.
VOCA
Sono dotati di un pulsante (associato a un simbolo), premuto il quale è possibile ascoltare una o più frasi o messaggi. Questi dispositivi funzionano a batteria.
Comunicatori simbolici e alfabetici
Servono per comporre in autonomia messaggi e frasi semplici, ma permettono anche di ascoltare e riprodurre eventuali brevi tracce pre-registrate. Anche questi non hanno bisogno dei sistemi computerizzati per avviarsi.
Ausili CAA ad alta tecnologia
Concludiamo con la categoria di strumenti per la Comunicazione Aumentativa Alternativa più all'avanguardia del momento, ossia:
- comunicatori dinamici
- software per la comunicazione
- puntatori oculari
I primi non sono altro che la versione multimediale delle tabelle su un tablet o PC portatile, mentre i programmi permettono di realizzare anche libri modificati in simboli e di personalizzare fotografie. Quanto ai puntatori, infine, rappresentano una grande opportunità per gli alunni affetti da patologie neuro-degenerative. Grazie a tali dispositivi, lo studente può scegliere un elemento visibile sul monitor (lettera, numero, simbolo, frase intera, immagine) puntando lo sguardo su di esso.