Cos'è il nuovo PEI, perchè è utile e come crearlo a scuola
Un percorso travagliato e irto di ostacoli quello del nuovo PEI: proviamo a fare chiarezza.
Nel settembre 2021 il TAR del Lazio con la sentenza 9795 ha disposto l’annullamento del famoso Decreto Interministeriale n.182/2020 e dei suoi allegati. In particolare questa sentenza ha annullato alcuni punti cardine del Decreto come, ad esempio, la possibilità di frequentare le lezioni con orario ridotto, la composizione e la funzione del GLO, l'assegnazione di risorse per il sostegno ma anche l'esonero dalle materie per gli alunni disabili. Il Decreto Interministeriale è stato però poi ripristinato con la sentenza n. 3196/2022 che, a sua volta, ha aggiornato quanto previsto dal D.L. 66/2017.
Cos'è il nuovo PEI? Il nuovo PEI, come vedremo, è un documento di progettazione didattica necessario per favorire l’inclusione scolastica degli studenti con disabilità. Nello specifico, le modifiche apportate riguardano lo snellimento dell’iter previsto dalla legge per la stesura finale del documento, la definizione di un modello valido per tutto il territorio nazionale, i criteri di scelta del docente di sostegno e una progressiva digitalizzazione. Il nuovo PEI inoltre ha posto l’accento anche sul rinnovato ruolo assunto dal corpo docenti e dalle famiglie. La fase propedeutica del nuovo PEI prevede quindi due step molto importanti. Il primo consiste nel definire la natura della disabilità e la percentuale di invalidità dell'alunno. Il secondo passaggio invece sostituisce la diagnosi funzionale e il profilo dinamico-funzionale con il profilo di funzionamento redatto in base alla classificazione ICF dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Questo secondo step deve essere eseguito su richiesta della famiglia. Il nuovo PEI, secondo quanto disposto dalla normativa, deve essere composto dalle modalità con cui vengono assegnati i collaboratori e gli educatori, dai 4 allegati dei modelli PEI (uno per ogni grado scolastico), dalle linee guida per la loro compilazione, la scheda per definire il debito di funzionamento e infine la Nota Ministeriale 40/2021.
Quali sono le principali novità del nuovo PEI?
Il nuovo Piano Educativo Personalizzato invita tutti i docenti a un’osservazione globale e sistematica degli studenti per poter elaborare e applicare gli interventi necessari. L’alunno con disabilità è preso in carico dal Consiglio di Classe nel suo insieme e non "appartiene" più al solo docente di sostegno. Questo vuol dire che la totalità degli insegnanti è chiamata a partecipare al percorso educativo e formativo dello studente disabile e ha accesso all’intera documentazione del ragazzo. Il Decreto Interministeriale 182 ha previsto, proprio per questo motivo, l’incremento del fondo destinato alla formazione obbligatoria dei docenti che insegnano nelle classi dove sono presenti alunni con disabilità. Tra le novità introdotte dal nuovo PEI troviamo anche la necessità di una partecipazione attiva da parte sia degli studenti disabili sia delle famiglie; al GLO, come vedremo, sono affidati degli adempimenti specifici per la personalizzazione delle ore dedicate al sostegno e per l'acquisizione di fondi necessari all’orientamento e alle competenze trasversali. Infine, il nuovo PEI pone l’accento su un aspetto fondamentale: il docente di sostegno è una risorsa per l’intera classe, un punto di riferimento prezioso e insostituibile.
Le 4 dimensioni del nuovo PEI
La redazione del nuovo PEI deve essere elaborata in base a 4 specifiche dimensioni:
- Interazione e Socializzazione
- Linguaggio e Comunicazione
- Dimensione Cognitiva, Neuropsicologica e dell'Apprendimento
- Autonomia e Orientamento
La Dimensione Cognitiva, Neuropsicologica e dell'Apprendimento, in particolare, è fondamentale per determinare l’assegnazione del sostegno e non solo. La valutazione di questo punto permette di elaborare, in rapporto all'andamento della classe, una serie di programmi distinti in:
- ordinari
- personalizzati (le verifiche sono uguali a quelle dei compagni di classe)
- differenziati (le verifiche presentano delle variazioni rispetto a quelle previste per il resto della classe).
Il Piano Educativo Personalizzato è un documento redatto dal Gruppo di Lavoro Operativo per l’inclusione (GLO) per le alunne e gli alunni con disabilità. Tre gli obiettivi da raggiungere: garantire l’inclusione scolastica con azioni finalizzate al miglioramento delle abilità comunicative, dell'autonomia e di azioni in grado di stimolare la fiducia nelle proprie capacità. Da un punto di vista strettamente pratico, il PEI deve contenere i criteri di valutazione, gli interventi di inclusione svolti dal corpo docente in progetti specifici e in classe, le modalità di verifica, la valutazione in base alla programmazione individualizzata e non solo. Nel PEI sono presenti anche gli eventuali interventi di assistenza di base e igienica nonché la richiesta di risorse professionali da destinare alle aree inerenti alla sfera della comunicazione e dell'autonomia. Il contenuto del PEI deve prevedere anche la definizione del debito di funzionamento, la presentazione dei risultati raggiunti, le barriere e i facilitatori, le esigenze di trasporto e le assenze dell’alunno disabile e del personale scolastico che gravita intorno a lui. La valutazione degli alunni disabili deve essere espressa con giudizi descrittivi in accordo con il PEI. Il documento è soggetto a verifiche: durante l’anno scolastico i docenti e il personale preposto dovranno appurare il raggiungimento degli obiettivi previsti e, nel caso, predisporre integrazioni e modifiche. Alla fine dello stesso anno scolastico, la legge dispone che venga eseguita una Verifica Conclusiva degli Esiti per testare l’efficacia degli interventi elencati nel PEI. Da un punto di vista strettamente pratico, il GLO si riunisce almeno una volta l’anno mentre la verifica conclusiva è fissata, orientativamente, per il 30 giugno.
Chi partecipa alla stesura del nuovo PEI?
La stesura del nuovo PEI, secondo quanto disposto dalla Relazione Falcucci del 1975 e la C.M. del 1985, deve avvenire in maniera collettiva a titolo gratuito e nell’orario scolastico ovvero nell’arco di tempo compreso tra l'apertura e la chiusura dell’edificio. Ogni riunione, che dovrà essere interamente verbalizzata, prevede la partecipazione del Gruppo Operativo Locale, presieduto dal direttore didattico che avrà il compito, tra le altre cose, di scegliere i membri partecipanti. La riunione del GLO per la stesura del PEI è aperta a tutti i docenti e non soltanto agli insegnanti di sostegno e ai genitori (o tutori) che, rispetto al passato, conquistano un ruolo più attivo. Ogni famiglia può portare un proprio consulente esterno al GLO che, ovviamente, non avrà nessun potere decisionale e dovrà dichiarare di collaborare alla riunione senza percepire nessuna retribuzione. Infine, tra le figure ammesse alla riunione per il PEI, troviamo anche il rappresentante del Gruppo Inclusione Territoriale, i docenti preposti alle attività di inclusione ed eventuali assistenti all'autonomia e alla comunicazione.
Nuovo PEI: è possibile escludere l’alunno disabile da alcune attività?
Uno dei temi più discussi del nuovo PEI, il cui fine è la totale inclusività dell'allievo disabile, è la possibilità di escluderlo da alcune aree disciplinari. Secondo quanto stabilito dal Decreto 182/2020, è possibile escludere l’alunno da alcune attività qualora si ravvisino delle incompatibilità o degli impedimenti oggettivi. Il criterio di esclusione, raccomanda la nota del Ministero, non deve essere assolutamente rappresentato dalle difficoltà di apprendimento. Prima di procedere all’esclusione è necessario verificare la totale assenza delle condizioni necessarie alla progettazione ridotta. La decisione sull'esclusione spetta all'intero Corpo docente e non al singolo insegnante. Cos’è il PEI provvisorio? Il PEI provvisorio è un Piano Educativo Personalizzato che viene redatto in alcuni casi specifici come, ad esempio, per i piccoli che entrano a scuola per la prima volta oppure per gli alunni la cui disabilità viene certificata nel corso dell'anno. In questo caso il GLO deve procedere alla redazione di un PEI provvisorio entro il 30 giugno o comunque prima della data del 30 ottobre, termine ultimo per la presentazione del piano definitivo. Il PEI provvisorio utilizza i modelli generici che però andranno compilati soltanto in modo parziale. Perché è così importante il PEI? L’importanza del PEI è riassumibile in un unico concetto: la scuola è e deve essere per tutti. Il diritto allo studio deve essere garantito anche agli studenti che necessitano di strumenti progettati su misura delle singole esigenze di apprendimento. Il PEI quindi, grazie al percorso di progettazione didattica personalizzata, garantisce l'inclusione scolastica degli alunni con disabilità ma soprattutto il diritto allo studio.