Nuove linee guida per l'orientamento scolastico 2023
Con l’ approvazione del 31 dicembre 2022 è stata emanata la Riforma sull’Orientamento 30 ore per ciascun anno scolastico, introducendo, tra le altre novità, anche la figura del docente tutor. Così Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito ha diffuso le Linee Guida per l’Orientamento come indicato nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In via esemplificativa, le Linee Guida fissano quattro obiettivi fondamentali:
- potenziare la giuntura tra i primi due cicli di istruzione, permettendo ai giovani di prendere decisioni ponderate e consapevoli volte a valorizzare le potenzialità di cui sono dotati;
- combattere la disgregazione scolastica;
- facilitare con progetti ad hoc l’accesso a tutti i giovani all’istruzione di tipo terziario;
- garantire una formazione costante che permanga anche nell’età adulta, per gestire le innovazioni del sistema lavorativo.
Un nuovo strumento per l’orientamento: certificare le competenze
La decisione del ministro Giuseppe Valditara di pubblicare un intero documento di Riforma all’Orientamento prende le mosse dalla raccomandazione del Consiglio europeo, che nel 2018 suggerì agli Stati membri di implementare l’offerta formativa e di competenze, affinché il giovane venga concretamente preparato al mondo del lavoro. Oggi la certificazione delle competenze viene rilasciata a conclusione del ciclo di studi della scuola primaria e al termine della scuola dell’obbligo. Con il diploma, invece, generalmente si allega un curriculum del giovane che ha superato l’esame di Stato, come previsto dal decreto legislativo numero 62 del 13 aprile 2017. Per garantire il passaggio dal percorso di studi a quello professionale, inteso come formazione professionale regionale e apprendistato, il Governo ritiene sia importante valorizzare gli interventi di ri-orientamento già dall’anno 2023-2024, con un rilascio graduale della certificazione delle competenze da parte delle scuole anche alla conclusione del secondo ciclo di istruzione. Tale certificazione assume un ruolo di rilievo nelle annualità che concludono il biennio e consente di semplificare il ri-orientamento e una migliore riuscita professionale. In questo modo si permette ai giovani di passare ad altro indirizzo, altro percorso od opzione di scuola secondaria di 2° grado in modo elastico e rapido. Quante volte, infatti, al termine della scuola media gli studenti pensano di voler affrontare un determinato indirizzo, e nel corso del primo anno del nuovo percorso si accorgono che non è stata la decisione più adatta alle proprie inclinazioni. In queste situazioni, il passaggio da un indirizzo a un altro diventa complesso, lungo e pieno di burocrazia. Con tale riforma si intende lavorare anche su queste dinamiche, semplificando l’intero processo. Dare la possibilità di rivedere le proprie scelte senza essere penalizzato rappresenta anch’essa la piena attuazione del diritto allo studio e alle pari opportunità.
Le ore di orientamento extracurricolari: cosa prevede la riforma
Grazie alla riforma sono state introdotte 30 ore di orientamento da organizzare nelle scuole secondarie di primo grado e nelle secondarie di secondo grado (solo per il biennio). La norma andrà in vigore per l’anno scolastico 2023-2024 e consente di svolgere tali ore in modo extra curricolare, per non penalizzare i docenti e la prosecuzione dei programmi didattici ordinari. Per quanto riguarda il triennio delle scuole secondarie di secondo grado, invece, sono previste 30 ore per ciascun anno scolastico da svolgersi in orario curricolare. Si denota, da quanto scritto fin qui, che l’orientamento assume un ruolo di grande importanza, un percorso che è più leggero nei primi anni fino a diventare stringente verso la fine della scuola superiore, quando la scelta del proprio futuro si approssima. In questo modo la riforma contemplata dal PNRR viene ampliata in modo ulteriore. Inizialmente, infatti, prevedeva 30 ore da svolgersi in orario curricolare ma esclusivamente per le quarte e quinte classi della scuola secondaria di secondo grado. Oggi, invece, le ore a disposizione possono essere ripartite in modo libero dai docenti, senza imporre ore settimanali predeterminate. A tal fine i percorsi di orientamento nelle terze classi vengono intrecciati a percorsi specifici di promozione di competenze straordinarie, oltre al PCTO e ad altri progetti di orientamento sostenuti dalle scuole di formazione superiore, senza dimenticare gli ITS Academy che implementano diverse azioni orientative.
Chi è il docente tutor e l’e-portfolio
La Riforma sull’Orientamento contempla apprendimenti di tipo personalizzato che di volta in volta sono registrati in un apposito portfolio virtuale, chiamato e-portfolio, che unisce l’intero percorso di studio, accompagnando studenti e genitori nell’individuazione delle attitudini e delle inclinazioni del giovane. La riflessione sulle caratteristiche dello studente viene svolta in modo individuale e attento per puntare sulle caratteristiche vincenti che lo aiuteranno a scegliere il percorso didattico o professionale nel modo giusto. Per questo tiene conto anche delle esperienze conseguite e delle conoscenze accumulate negli anni di studio. È per questa ragione che ogni scuola ha il compito di individuare dei docenti che insegnano nelle scuole secondarie di primo e secondo grado per assumere il ruolo di tutor. La loro funzione non richiede colloqui singoli one to one, ma con gruppi misti di alunni, attraverso un continuo dialogo con il giovane in primis e poi con i colleghi e le famiglie, anche attraverso attività e schede conoscitive. Si tratta di un’attività di grande importanza che aiuta l’alunno ad analizzare le sezioni del proprio e-portfolio, ma al contempo funge da consulente della famiglia quando il percorso di studi della secondaria di secondo grado volge al termine e sopravvengono molti dubbi sulle scelte da intraprendere da parte di genitori e figli. Questo significa che nei prossimi anni il Ministero dell’Istruzione dovrà prevedere una formazione mirata per i docenti delle scuole di ogni ordine e grado, sia nel periodo in cui sono in prova che negli anni di servizio. Quanto detto rende chiaro il ruolo strategico che l’orientamento assumerà per i giovani, aiutandoli a fare le scelte giuste. Per rendere i docenti adatti a tale compito, sono stati introdotti progetti di formazione sostenuti dai Nuclei di Supporto istituiti in tutti gli Uffici Scolastici della Regione.
Aiuto all’orientamento: la piattaforma digitale e i campus formativi
Con una funzione sperimentale, il Ministero ha previsto l’attivazione progressiva di campus formativi che propongono in modo chiaro tutti i percorsi possibili per entrare nella scuola secondaria, consigliando in modo preciso l’indirizzo da intraprendere. Per semplificare tale compito, le famiglie avranno a loro disposizione una vera e propria piattaforma digitale che conterrà i dati e le informazioni per passare dalla scuola media alle scuole superiori in modo consapevole, puntando sugli interessi del giovane e sulle competenze conquistate. Parliamo di ITS Academy, corsi di laurea classici o più innovativi e Istituzione AFAM che danno un’idea chiara del futuro che aspetta il giovane se intraprende una strada piuttosto che l’altra. Oltre al tutor, la riforma prevede anche un altro soggetto che deve dialogare con gli studenti e le rispettive famiglie per consentire un più sereno accesso al mondo del lavoro o alla prosecuzione degli studi. Il suo compito è quello di far combaciare la domanda di lavoro con le specifiche competenze degli studenti, basandosi sulle previsioni occupazionali comunicate dal MIM.
Scuola.net è già attiva su questi temi con i suoi progetti e corsi di formazione:
WanderWhat è il progetto promosso da LaFabbrica dedicato all’orientamento scolastico e si focalizza sul confronto per capire come ogni docente possa favorire una scelta consapevole del percorso formativo e professionale. Il MIUR ha sottolineato l’importanza della figura del docente come persona che orienta verso il futuro gli alunni.
La Repubblica@Scuola offre un PCTO aperto a tutti gli studenti interessati a scoprire il mondo del giornalismo; il percorso si svolge completamente online e si inserisce perfettamente nelle Linee Guida per l’Orientamento che comprendono la fruizione, da parte delle scuole, delle risorse messe a disposizione dagli enti locali, nazionali o europei.
La formazione dei docenti è un punto chiave delle nuove Linee Guida approvate dal MIUR e il corso di formazione “Ripensare l’orientamento: scuola, didattica e società” - che fa parte del progetto WanderWhat - offre ai docenti l’opportunità di approfondire i temi dedicati all’orientamento di studenti e studentesse.
Sempre nell’ambito della formazione dei docenti è disponibile anche il corso “Wanter: orientare al futuro tra nuove professioni, empowerment femminile e bisogni della GenZ” che supporta la creazione di percorsi di orientamento lungo tutto il percorso scolastico.
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