Promozione della creatività e sviluppo cognitivo sono collegati?
Oggi più che mai la scuola rappresenta il trait d'union tra la conoscenza, la competenza e la relazione, tra lo sviluppo cognitivo e quello sociale. Più che mai però, ha bisogno di innovarsi per rispondere al cambiamento repentino che la società impone. Le vecchie modalità di insegnamento sono ormai obsolete e anche i più moderni studi di psicologia hanno messo in luce quanto sia importante imparare nuove cose attraverso il fare, lo sperimentare, il provare. La creatività, con quello che essa comporta, è uno strumento molto efficace per il soggetto che apprende ed è importante facilitarne lo sviluppo.
Che cos'è la creatività?
La definizione di creatività non è certo semplice, né univoca perché moltissimi studiosi, nel tempo, se ne sono occupati e ne hanno parlato. Hanno provato a studiare questo concetto da diverse angolazioni e hanno compreso che poteva avere delle grosse potenzialità. Edward De Bono, per esempio, ha collegato la creatività con i nostri due cervelli e con i nostri due pensieri, uno divergente, o creativo ed uno convergente o razionale. Lo studioso mise in evidenza quanto il pensiero divergente fosse in grado di trovare, attraverso un percorso non logico, soluzioni creative a problemi, a primo impatto, di impossibile risoluzione.
Come la scuola può usare la creatività?
Noi di scuola.net che lavoriamo nel settore stiamo comprendendo sempre più le potenzialità della creatività perché sta diventando una competenza sempre più apprezzata non soltanto all'interno del contesto scolastico, ma anche all'esterno, nel mondo del lavoro, laddove sono fondamentali determinati requisiti. Essere creativi, oggi, significa saper trovare una soluzione immediata ad una difficoltà, è sapersi adattare ai diversi contesti, è saper gestire, con una certa leggerezza, anche le situazioni più complicate. D'altra parte in un mondo che cambia così velocemente, è necessario usare sempre strategie nuove per appassionare e coinvolgere gli alunni.
Promuovere la creatività come può essere utile nella scuola?
Il pensiero creativo è un vero e proprio processo che non ha una logica razionale, ma che, seguendo il proprio percorso, prende strade inaspettate ed esiti insperati nei nostri ragazzi. Per questi ultimi, d'altra parte, la lezione frontale non è più sufficiente e l'uso di nuovi approcci diventa fondamentale per poter avere uno scambio continuo e proficuo con loro. Tali metodologie, di semplice uso ed approccio, sono facilmente utilizzabili anche con gli alunni BES favorendo così uno scambio alla pari ed una facile integrazione. Se stimolato fin da piccoli, il pensiero creativo prende il volo alle scuole superiori e consente agli alunni di prendere coscienza delle proprie potenzialità sapendole utilizzare in maniera personale.
Come si può liberare la creatività in classe?
Per poter sostenere i nostri alunni in questo percorso di crescita cognitiva, emotiva e relazionale è fondamentale, per prima cosa, creare un clima accogliente e non giudicante dove ognuno possa sentirsi libero di esprimere senza dover temere di sbagliare. Questo elemento è fondamentale perché nessuno potrebbe dare sfogo alla propria essenza più profonda se sentisse di poter essere deriso. I docenti, ognuno con le proprie peculiarità, devono favorire la libertà di espressione per consentire l'espressione delle energie creative che danno vita alle idee originali.
Cosa deve fare il docente?
Lo sviluppo del pensiero creativo mette in moto una serie di cambiamenti non sempre facili perché coinvolgono tutti gli attori principali che lavorano nella scuola. Per il docente è un allenamento perché si deve confrontare con un nuovo modo di pensare che si allontana dalla dualità giusto/sbagliato. Il maestro vecchio stampo ha sempre guardato le cose con questo metro, ma andando oltre il consueto può non soltanto aprirsi a nuove possibilità, ma può anche scoprire un mondo, fino ad allora sconosciuto, che invece offre una grande libertà di movimento. Non bisogna temere le strade nuove, ma è necessario percorrerle sostenendo nuovi stimoli, aprendosi all'arte, creando laboratori che stimolino i cinque sensi e andando a potenziarli.
E la famiglia?
Un altro attore fondamentale in questo percorso è certamente la famiglia che, se aperta a guardare nuovi orizzonti, può vedere molto lontano e, continuando il lavoro della scuola e dei docenti, favorire lo sviluppo della creatività. Stimolare i propri figli con nuove esperienze, lasciarli liberi di esprimersi con i colori, con i suoni, con la fantasia è un modo per aiutarli a crescere diventando consapevoli delle proprie potenzialità e delle proprie capacità. In questa maniera è possibile far sviluppare nei bambini na buona consapevolezza delle proprie capacità e delle proprie potenzialità.
Quali sono le strategie più efficaci?
Le strategie per sviluppare la creatività sono molteplici. La cosa più importante, dalla quale non si può prescindere, è il lavoro con il gruppo. L'ambiente sereno e favorevole non solo è facilitante, ma anche necessario perché è proprio all'interno del gruppo che gli alunni possono motivarsi vicendevolmente. Gli stimoli proposti, adattatati alle diverse fasce d'età, devono essere funzionali a ciò che desideriamo stimolare, all'obiettivo che vogliamo raggiungere. Così per lavorare sull'espressività possiamo pensare a proporre giochi artistici, per stimolare la comunicazione e la narrazione si possono creare laboratori di storytelling arricchiti con disegni e musiche, per potenziare le sonorità, si possono creare momenti di improvvisazione musicale. Utile sarebbe poterli fare tutti diversificando gli stimoli e, di conseguenza, le strutture da potenziare.
L'uso delle nuove tecnologie è utile?
Nell'era digitale e dei nativi digitali non si può pensare di non utilizzare le nuove tecnologie di comunicazione: sarebbe come proporre un viaggio nello spazio senza l'astronave. Le TIC, termine molto usato nelle scuole di oggi, è fondamentale per entrare nel linguaggio dei ragazzi, per poterli comprendere e trovare la chiave di entrata nei loro pensieri. Questo è uno strumento dal quale non si può più prescindere perché solo se riusciamo ad entrare nelle loro stanze possiamo agire dall'interno. In un mondo in cui c'è un'app per ogni cosa, la tecnologia diventa un ottimo alleato e sostegno per sostenere lo sviluppo della creatività.
Il brainstorming : un modo di lavorare sempre attuale
La metodologia dalla quale non si può prescindere lavorando in gruppo per sviluppare o potenziare la creatività è il brainstorming. Questa è la modalità per eccellenza per favorire l'espressione di pensieri in libertà, per consentire di dar vita ad altri pensieri creativi, per nutrire la libertà di espressione e la nascita di pensieri originali ed innovativi. Le migliori idee o strategie pubblicitarie sono venute fuori da questo gioco in cui il sentirsi liberi di tirar fuori idea stravaganti, bizzarre ed assurde diventa strumento per raggiungere l'assurdo ed il paradossale.
Essere parte del tutto: questo è il segreto
Attraverso queste modalità appena descritte e soprattutto attraverso l'uso del brainstorming si facilita la libera espressione, si favorisce la socializzazione e si lavora per raggiungere un unico obiettivo. Questo significa, allo stesso tempo, favorire lo sviluppo della creatività, ma anche un clima collaborativo in cui la mia vittoria e anche la tua vittoria, in cui io lavoro per raggiungere lo stesso scopo tuo. L'uomo, da animale sociale quale è, non può che apprezzare la partecipazione attiva di tutti e non può che gioire della sinergia delle energie che si sviluppano intorno ad un progetto.
Quali conclusioni?
In verità date tutte queste riflessioni, le conclusioni verrebbero da sè, ma in un percorso ben fatto c'è sempre uno spazio per alcune considerazioni. Il lavoro dell'insegnante non è semplice, è come un mosaico che gli anni di esperienza, le metodologie, le tecniche e i sempre nuovi studi effettuati nell'ambito psico-pedagogico, vanno a comporre, ma affinché il lavoro risulti realmente fatto bene, non devono mai mancare l'entusiamo, la voglia di imparare, la capacità di sorprendersi... e fare tutto questo insieme ai nostri alunni.