Il ruolo degli sport nella vita scolastica degli studenti
Il valore e i benefici dello sport sono ormai qualità riconosciute e consolidate anche dalla comunità scientifica. É dimostrato il concetto che l'attività fisica garantisca all'organismo vantaggi per la salute e questo vale per persone di tutte le età, anche se naturalmente l'esercizio fisico deve essere adeguato alle condizioni dell'individuo, ma è soprattutto in età scolare che gli insegnamenti e i benefici dello sport trasformano il bambino in un adulto sano e responsabile.
Lo sport e la salute
L'Unicef in Italia è attivo nella promozione dello sport e addirittura dalle Nazioni Unite è riconosciuto come un diritto fondamentale. Questo perché i benefici che porta nella vita dei bambini e dei ragazzi sono immediati ed evidenti. Da un punto di vista fisico l'attività sportiva concorre a irrobustire il corpo e a prevenire le malattie, a far sviluppare e mantenere integro l'apparato osseo, a far diminuire il grasso, controllare il peso e ridurre la pressione sanguigna. Inoltre non va dimenticato che anche i bambini, come gli adulti, possono vivere momenti di stress o ansia che lo sport tende ad alleviare, rendendo il bambino più forte da un punto di vista mentale e più riposato da quello fisico. I ricercatori evidenziano come i bambini che praticano sport abbiano meno probabilità, da grandi, di soffrire di disturbi come il diabete, il cancro, la pressione alta o di malattie coronariche e di essere meno soggetti al rischio di obesità. E' importante che ogni attività sia adeguata non solo alla condizione fisica degli alunni, ma soprattutto alla loro età per non ottenere un risultato contrario e controproducente in termini di autostima, qualora il compito sia troppo difficile, o problemi fisici, quando troppo gravoso per la struttura fisica del ragazzo.
Lo sport come maestro di vita
Ma lo sport non forma solo bambini sani e fisicamente ben strutturati, è anche un potente maestro di vita. Insegna la lealtà, il rispetto, la tolleranza, il significato di vittorie e sconfitte, l'accettazione di queste ultime. È attraverso le discipline sportive che i bambini hanno la possibilità di conoscere e apprendere valori come l'amicizia e la solidarietà, la fiducia in se stessi e negli altri. Con lo sport si sperimenta l'autostima e la modestia, la leadership e il lavoro di squadra, l’autodisciplina, la capacità di affrontare e risolvere i problemi e molto altro ancora. Tutti principi che si ritrovano alla base del processo di sviluppo. Inoltre molti studi e ricerche dimostrano che l'attività fisica migliora abilità utili al bambino nel suo percorso scolastico in materie come l'aritmetica, la memorizzazione e la lettura.
Lo sport come strumento di inclusione
Abbiamo quindi fin qui visto come lo sport faccia bene alla salute, contribuisca a formare il carattere e insegni valori importanti che aiuteranno il bambino a vivere meglio l'età adulta. Ma la sua pratica fornisce, in aggiunta a questi, nuovi e fondamentali principi che creano negli alunni la capacità di accettare e superare la diversità, sia essa linguistica, culturale, sociale, religiosa o ideologica. Lo sport infatti è una lingua universale in grado di colmare le differenze e le disparità. All'interno di un campo di gioco, soprattutto negli sport di squadra, sparisce il grado sociale e il pensiero e a vincere è solo la condivisione, la collaborazione e il dialogo.
Lo sport come terza fonte di educazione
Il movimento significa vita, forma il carattere, condiziona le scelte e il futuro, rappresenta il primo passo sulla strada che conduce al successo. Dopo la famiglia e la scuola è senza dubbio lo sport la terza agenzia che partecipa all'educazione e alla formazione dei bambini e dei ragazzi. Il movimento non può essere un'attività praticata da pochi perché i vantaggi che dalla sua partecipazione ne derivano, i momenti aggregativi, le esperienze e le emozioni che riesce a far vivere rappresentano spesso una vera e propria ancora di salvezza, un appiglio, un motivo di speranza per molti ragazzi. Per questo, oggi più che mai, è fondamentale una forte e profonda alleanza tra scuola e sport per attivare una positiva contaminazione di valori in grado di trasformare e migliorare sensibilmente la vita dei bambini.
Lo sport all'interno delle scuole
Praticare sport non rappresenta un ostacolo allo studio, non distrae dall'apprendimento, ma al contrario contribuisce a innalzare l'attenzione e spinge l'alunno a una maggiore presenza a scuola. E' per questo che il Miur ha promosso e continua in questa importante opera di educazione sportiva con la realizzazione di vari progetti nelle scuole che hanno lo scopo di promuovere stili di vita sani e di valorizzare le diversità. Lo sport all'interno delle scuole si trasforma in un insostituibile mezzo di prevenzione e lotta contro fenomeni di violenza e bullismo, contro le discriminazioni razziali e contro l'obesità. Tali programmi tendono a diffondere la cultura dello sport, contribuiscono a contrastare l'abbandono scolastico da parte dei ragazzi, facilitano l'inclusione delle fasce più deboli e consentono la partecipazione anche a studenti con disabilità. Molti genitori di ragazzi affetti da disabilità o patologie di altro genere scoraggiano per non esporli a eventuali pericoli o addirittura non pensano che il proprio figlio possa praticare attività sportiva. Ma esattamente come per i ragazzi sani i vantaggi che derivano dallo sport valgono anche per quelli con disabilità, la cui qualità della vita viene notevolmente migliorata. Non è infatti raro che questi studenti subiscano processi di esclusione, mentre attraverso lo sport, oltre ad accrescere l'autostima e la fiducia in se stessi, aumenta anche la capacità di interagire con il prossimo e migliorano le relazioni con i compagni. Gli anni contraddistinti dalla pandemia e dall'impossibilità di uscire dalle proprie abitazioni, hanno allargato a macchia d'olio il problema della sedentarietà, a prescindere dalla fascia d'età, ma soprattutto in quelle scolastiche. Tra le cause che spingono all'inattività la più preponderante è la mancanza di voglia e la pigrizia, ad essa seguono l'eccessivo carico di compiti a casa e infine problemi economici che non permettono il pagamento della retta delle società sportive. Ancora una volta, e per tutti questi motivi, il compito della scuola risulta fondamentale per una partecipazione totale e inclusiva. Solo la scuola infatti può coinvolgere un'intera classe, può incentivare la partecipazione, può proporre progetti divertenti e adatti a tutti, avvicinando così bambini e ragazzi ad attività sportive che potrebbero poi desiderare di praticare anche all'esterno delle mura scolastiche. Meno computer e smartphone e più sport e attività fisica è la raccomandazione e il monito per tutti i genitori, ma adesso, con questa nuova linea intrapresa e sostenuta dal Miur, anche alle scuole per la realizzazione di programmi sempre più coinvolgenti.
Benefici futuri
Le competenze apprese in contesti sportivi sono efficacemente trasferibili in altri ambienti culturali sin dall'infanzia. L’organizzazione e la partecipazione a una competizione, la definizione di ruoli e strategie di gioco, la definizione delle regole e dei tempi sono vere e proprie competenze intellettive, il cui valore è valido in qualsiasi contesto, da quello lavorativo a quello sociale e rappresentano capacità utili in futuro, in età adulta, quando si devono prendere decisioni o elaborare programmi di azione. L'attività sportiva è un'importante occasione per affinare e stimolare la creatività e l'emotività con processi che conducono alla crescita, all'autonomia, alla fiducia in se stessi, alla capacità di intraprendere e portare a termine compiti, alla consapevolezza di sé a livello sia fisico che emotivo. Benefici che la scuola ha immediatamente colto e deciso di sviluppare in progetti che presentano le stesse positive caratteristiche proprie dello sport. Concetti come quello dell'inclusione, dell'amicizia, della condivisione, della solidarietà sono oggi ancora più presenti all'interno della scuola grazie allo sport.