Progressi nell'accesso delle ragazze all'istruzione: Cosa rivelano i nuovi dati dell'UNESCO
Dal 2015 ad oggi, la popolazione scolastica femminile è cresciuta di oltre 50 milioni di unità a livello globale. Un risultato storico, che conferma un trend largamente positivo, il cui obiettivo è azzerare le differenze di genere in termini di facilità di accesso all'istruzione scolastica. Secondo le ricerche del Global Education Monitoring Report, 5 milioni di studentesse in più portano a compimento tutti i livelli di istruzione, dalle scuole primarie a quelle superiori. Sebbene i dati siano positivi, è bene raddoppiare gli sforzi per colmare definitivamente un gap che non ha ragione di esistere. L'obiettivo dichiarato dall'UNESCO è uniformare la presenza in tutte le classi entro il 2030: attualmente, infatti, nel mondo sono presenti ancora 122 milioni di ragazze cui non viene concessa alcuna possibilità di frequentare la scuola. Una condizione inaccettabile, che va corretta nel più breve tempo possibile, sia attraverso l'impegno delle associazioni internazionali e delle istituzioni locali, sia attraverso una maggiore sensibilizzazione circa l'importanza della formazione scolastica presso comunità locali e famiglie.
Il diritto all'istruzione
Lo scorso 11 ottobre si è tenuta la Giornata Internazionale delle Giovani Ragazze e l'UNESCO ha approfittato dell'evento per diffondere i dati relativi all'accesso delle bambine e delle ragazze all'istruzione. I nuovi dati elaborati dall'Istituto di Statistica dell'UNESCO suggeriscono numeri incoraggianti: rispetto a 8 anni fa, la presenza delle ragazze nelle scuole primarie e secondarie è aumentata parecchio, tanto da contare oltre 22 milioni di donne in più nelle classi delle scuole primarie, 14,5 milioni in più in quelle secondarie inferiori e 13,1 milioni in più nelle scuole secondarie superiori. Attualmente, le ragazze hanno anche maggiori possibilità di completare il proprio percorso scolastico: il tasso di completamento, infatti, è passato dall'85% all'89% per le scuole primarie, dal 74% al 79% per le scuole secondarie inferiori e dal 54% al 61% per le scuole secondarie superiori. Tra i dati di maggiore interesse spiccano quelli relativi alla facilità di apprendimento degli studenti e all'impegno riversato nelle varie materie. A tal proposito, le ragazze sembrano più inclini alla lettura, sia nei Paesi industrializzati che in quelli in via di sviluppo. Se le ragazze mostrano un feeling maggiore con le discipline umanistiche, in quelle scientifiche tendono ad ottenere i medesimi risultati dei ragazzi.
Quali sono le aree geografiche in cui le ragazze hanno più difficoltà ad accedere all'istruzione?
I dati forniti dall'UNESCO mostrano chiaramente come l'area più a rischio a livello globale sia l'Africa sub-sahariana. Paesi come Nigeria, Ciad, Sud Sudan ed Eritrea hanno una popolazione scolarizzata ancora troppo bassa. Nella sola Nigeria, oltre 18 milioni di bambini, di cui il 60% ragazze, non hanno accesso all'istruzione. Cifra in aumento anche rispetto al 2021. Secondo le statistiche, bambini e bambine che non frequentano la scuola sono più vulnerabili alle violenze, alla fame, agli abusi e al lavoro minorile. I dati dall'India e dal sud-est asiatico sono migliorati nettamente nel corso degli ultimi due decenni. Tuttavia, è necessario fare ancora di più, soprattutto in termini di qualità delle infrastrutture, dell'istruzione e dei servizi ad essa collegati. Oggi, nel mondo, più della metà dei bambini che non frequentano la scuola vive in Africa e le donne rappresentano ancora i due terzi di tutti gli adulti che non sanno leggere e scrivere. Il numero di ragazzi e ragazze che non ha accesso all'istruzione è ancora alto e i motivi principali sono i seguenti: la scarsa concentrazione di istituti scolastici nelle regioni geografiche in cui vivono; le condizioni di estrema povertà in cui versano le comunità di cui fanno parte; le sfumature culturali e sociali dominanti nelle comunità e nei Paesi di origine dei ragazzi in età scolastica. In Afghanistan, ad esempio, le ragazze risultano quasi totalmente escluse dall'istruzione. Ciò significa che oltre il 60% delle bambine non ha diritto a frequentare la scuola primaria e il 75% non ha accesso alla scuola secondaria.
Cosa chiede l'UNESCO ai governi e alle istituzioni?
L'UNESCO chiede ai governi di promuovere investimenti urgenti in alcune aree critiche, in modo da garantire a tutti il medesimo diritto allo studio. Per favorire l'accesso delle ragazze alla scuola e colmare il gap esistente tra il genere maschile e quello femminile, è fondamentale che i governi si impegnino ad eliminare i limiti culturali. In questo modo, sarà possibile rimuovere moltissime ragazze da questo tipo di emarginazione sociale, garantendo loro un percorso di istruzione gratuito, sicuro e qualitativamente accettabile.
Conclusioni
Il Transforming Education Summit del 2022 ha favorito l'istituzione della piattaforma dedicata all'uguaglianza di genere e all'emancipazione delle donne nell'istruzione e attraverso l'istruzione. L'obiettivo dichiarato di questa piattaforma è promuovere la sensibilizzazione, la trasformazione, l'innovazione e la responsabilizzazione della popolazione e delle istituzioni circa una tematica fondamentale come l'emancipazione femminile.
Il sito web raccoglie dati e informazioni attraverso i quali sarà possibile creare un database in grado di tenere traccia dell'accesso alla scuola da parte di ragazzi e ragazze in ogni Paese del mondo. Inoltre, la piattaforma ha il compito di raccogliere finanziamenti e donazioni da impiegare nella promozione dell'uguaglianza di genere. In buona sostanza, si tratta di un forum multi-stakeholder aperto a tutti coloro che desiderano diventare protagonisti di questo necessario processo di rinnovamento: governi, leader politici, partner, attivisti e sostenitori che hanno a cuore un obiettivo di inestimabile valore. I passi in avanti ottenuti attraverso l'impegno profuso dall'UNESCO, dalle associazioni di volontariato e dai governi, costituiscono un risultato di cui andare fieri. Tuttavia, è necessario evitare di abbassare la guardia e proseguire sulla stessa strada, allo scopo di rendere il mondo dell'istruzione accessibile ed efficace in ogni parte del mondo.
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