Metodologia didattica Micro-Learning: come funziona e quali sono i suoi benefici
La didattica cui eravamo abituati, basata essenzialmente su lunghe lezioni frontali, è sempre meno efficace, essendo poco adatta alle nuove generazioni, abituate a stimoli costanti e veloci. Proprio per questo motivo stanno emergendo format di apprendimento innovativi, che puntano soprattutto sulla tecnologia e sulla brevità. Tra questi figura il micro-learning, un approccio nuovo di zecca, in grado di garantire insegnamenti basati su segmenti di contenuto molto brevi, di durata non superiore a 10 minuti. La loro forza sta nel fatto che sono dotati di un obiettivo chiaro e preciso e sono focalizzati su un singolo argomento.
Cos'è il Micro-Learning?
Cominciamo da una domanda ben precisa. Cosa vuol dire micro-learning? Si tratta certamente di uno dei trend più interessanti dell'e-learning, essendo in grado di rispondere a specifiche esigenze degli insegnanti e, al contempo, degli allievi: erogare nozioni in breve tempo, cercando di evitare il cosiddetto sovraccarico informativo. Il micro-learning mette a disposizione i contenuti utilizzando dispositivi e piattaforme specifici, già utilizzati dall'e-learning. Le lezioni vengono suddivise in moduli di breve durata (raramente superano i 10 minuti), tanto che questo approccio così particolare ed innovativo viene chiamato anche "bite-sized learning", ovvero apprendimento a bocconi.
I dati offerti dallo Statistic Brain Research Institute mostrano come nel 2000 la soglia d'attenzione media fosse pari a circa 12 secondi, mentre 15 anni dopo arrivava a malapena a 8,5 secondi. Attualmente, non supera i 7 secondi. Non deve sorprendere, quindi, come la didattica punti sempre più sul cosiddetto micro-learning, una metodologia creata per aumentare l'efficacia degli insegnamenti riducendo i tempi di esposizione degli studenti alla didattica. Il micro-learning è un approccio basato su informazioni altamente dettagliate e concentrate, offerte in brevi lassi di tempo. Si tratta di una metodologia perfetta per trovare, in breve tempo, una risposta efficace a specifici problemi o per colmare determinate lacune. Ma come funziona e come si articola una lezione? Ecco di seguito le caratteristiche principali del micro-learning:
- Mobile-friendly. I micro contenuti, o micro content, devono essere costantemente accessibili, soprattutto nel momento in cui lo studente può averne bisogno. Ciò rende il micro-learning un metodo davvero utile, adatto a dispositivi elettronici quali i moderni smartphone e tablet
- Varietà. Il micro-learning fa uso di contenuti di ogni genere, tra cui video tutorial, presentazioni, podcast, giochi, interazioni multimediali, valutazioni, testi e lezioni in streaming. Ogni micro lezione si presta bene ad essere completata mediante l'aggiunta degli elementi appena elencati, fruibili attraverso qualsiasi smartphone
- Focus. Ciascun modulo garantisce una risposta immediata ad un determinato problema, quesito o elemento. Di conseguenza, il livello di precisione delle risposte offerte è sempre molto elevato. Ciò aiuta gli studenti a fissare meglio le informazioni acquisite. Inoltre, la possibilità di potervi ritornare in qualsiasi momento aiuta la memoria a ricordare meglio la lezione
- Lunghezza. Proprio come suggerisce il nome, questo approccio è assolutamente rapido e minimale. Un modulo tipico può essere completato in una manciata di minuti. Tuttavia, come spiegato anche dall'esperta Shannon Tipton, non esistono regole imprescindibili circa il fattore tempo e non esiste alcun numero magico. Più che altro, la lunghezza di un contenuto dipende dal contesto, oltre che dalle esigenze dell'insegnante e degli studenti. Solo quando strettamente necessario, il micro-learning deve far leva sulla brevità. Tuttavia, estremizzare tale concetto non è affatto un obbligo, anzi.
Come funziona e quali sono le differenze con la formazione tradizionale?
In generale, le differenze tra formazione tradizionale e micro-learning sono due. Innanzitutto, il micro-learning evita la maggior parte dei dettagli e le informazioni circa il contesto, poiché generalmente non sono necessari per fornire conoscenze di base. Inoltre, vale la pena sottolineare come il micro-learning presupponga che ogni studente sia sufficientemente motivato da cercare per conto proprio le informazioni di contesto. Questo punto, ovviamente, non è automatico come potrebbe sembrare. Completare una lezione di breve durata può costituire una sfida, soprattutto se questa copre argomenti e conoscenze che esulano dalle competenze dello studente. E immaginare che lo stesso studente si appassioni a tal punto all'argomento da voler ampliare le proprie conoscenze mediante ricerche specifiche, non è affatto scontato.
Gli allievi con livelli di esperienza basilari in grado di identificare per conto proprio eventuali lacune e tutti coloro che amano imparare usando la tecnologia, costituiscono la categoria di studenti che potrebbe ottenere i maggiori vantaggi dal micro-learning. I ragazzi che non hanno ancora maturato un'autonomia negli studi che possa definirsi tale finirebbero, invece, per trarne pochi vantaggi.
Quest'innovazione si è sviluppata su uno specifico presupposto, che ha come base alcune ricerche relative all'andamento dell'attenzione. Secondo gli esperti, infatti, una lezione, una conferenza o una sessione formativa di qualsiasi tipo, riesce a catturare l'attenzione dell'utenza per non più di 8 minuti. Se dopo il ventesimo minuto non viene introdotto alcun elemento di novità, l'attenzione cala fino a scomparire del tutto. In aggiunta a quanto detto, buona parte delle informazioni erogate viene dimenticata dopo circa 30 giorni, soprattutto in assenza di un intervento di rinforzo.
In base ai dati rilevati dall'Association for Talent Development, un'attività di micro-learning efficace dovrebbe durare tra 2 e 5 minuti. Il range medio d'attenzione, infatti, vede la sua durata massima intorno ai 5 minuti: di conseguenza, le probabilità che dopo 5 minuti gli studenti non riescano a recepire ulteriori informazioni è molto elevata. È chiaro come non si tratti soltanto di una lunga video lezione suddivisa in tanti video di breve durata, ma di moduli a sé stanti, ricchi di informazioni concentrate al massimo.
Quali sono i benefici del micro-learning?
Il micro-learning è una soluzione in grado di soddisfare diverse esigenze formative. Essendo questa metodologia composta da lezioni molto brevi, è meglio implementarla come attività di supporto per l'apprendimento di determinati concetti chiave. Attualmente, viene impiegata soprattutto in ambito educativo e nel processo di apprendimento di specifiche skill utilizzabili in ambienti professionali. Ma quali sono i vantaggi del micro-learning per i discenti? Prima di tutto, è bene sottolineare come si tratti di una metodologia innovativa, che fa ampio uso delle moderne tecnologie. Con il micro-learning è possibile imparare ovunque e in qualsiasi momento. Parliamo, quindi, di un metodo flessibile, che può essere implementato in ogni genere di contesto, anche durante le normali attività quotidiane. Moduli corti e facilmente fruibili rafforzano l'abitudine ad imparare e aumentano la soglia d'attenzione in maniera progressiva. In tal modo, studenti e studentesse raggiungeranno risultati migliori, riuscendo a conservare le informazioni acquisite per un lasso di tempo maggiore. Inoltre, l'uso di dispositivi elettronici e contenuti multimediali crea engagement e garantisce un miglior coinvolgimento dell'utenza, con particolare riferimento agli allievi più giovani. È innegabile come ciascuno studente sia naturalmente attratto da questo tipo di e-learning.
Sappiamo bene come la società del futuro sarà caratterizzata da livelli di attenzione molto bassi, pertanto fornire informazioni comode e brevi non può che costituire il miglior metodo per ottenere il massimo e, perché no, provare ad invertire la tendenza. Inoltre, l'ampiezza dei programmi scolastici e la mole di informazioni possono essere affrontate con una didattica più concentrata, che faccia uso di vere e proprie pillole di conoscenza.
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