Le novità dell’anno scolastico 24/25: la filiera tecnologico professionale, le nuove Linee guida per l'Educazione civica e le opportunità studenti e docenti
Sono molte le novità introdotte dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per l’anno scolastico 2024/25, un programma fitto che mira al potenziamento di servizi e all'accesso a nuove opportunità per docenti, studenti e famiglie per creare una vita scolastica più serena e orientata a un’istruzione di qualità.
Passiamo in rassegna i punti principali delle riforme e delle nuove linee guida ministeriali per l’anno alle porte.
Filiera formativa tecnologico professionale: introduzione del “modello 4+2” e riconferma del Liceo Made in Italy
Uno dei punti cardine della riforma è la riorganizzazione dell’istruzione tecnico-professionale con l’introduzione del modello formativo 4+2, che si suddivide in un primo percorso quadriennale nella scuola superiore, più 2 anni negli ITS Academy per una formazione terziaria professionalizzante.
Grazie all’integrazione con il percorso formativo degli ITS, durante il biennio gli studenti hanno l’opportunità di vivere in prima persona un periodo di esperienza diretta all’interno di aziende qualificate valorizzata dalla collaborazione di chi possiede l’expertise e il bagaglio di competenze specifiche. Si dedica così maggiore spazio alla didattica laboratoriale attraverso un modello che ha l’obiettivo di facilitare l’accesso dei giovani nel mondo del lavoro dopo il diploma.
Inoltre, per gli studenti che vogliono fermarsi dopo il quadriennio il diploma quadriennale sarà riconosciuto come equivalente rispetto a quello quinquennale, consentendo di iscriversi all’università o di accedere direttamente al mondo del lavoro. La riforma che contiene tale misura è entrata in vigore il 6 settembre 2024 e prevede l’attuazione in 172 istituti professionali e tecnici entro il 31 dicembre 2024.
In maniera perfettamente parallela, si riconferma il Liceo Made in Italy, ovvero il percorso formativo che integra scienze economiche e giuridiche con le scienze matematiche, fisiche e naturali attraverso lo sviluppo delle competenze imprenditoriali idonee alla promozione e alla valorizzazione delle eccellenze italiane in tutti i settori del Made in Italy.
Le linee guida per l’insegnamento dell’Educazione Civica: i tre nuovi nuclei tematici
Nelle Nuove Linee Guida per l’Insegnamento dell’Educazione Civica si sono individuati tre nuovi nuclei tematici che orientano le attività di lezione previste nelle consuete 33 ore annuali dedicate all’educazione civica. Il decreto legge, infatti, descrive dettagliatamente le tre aree:
Costituzione
L’obiettivo è lo sviluppo più consapevole e trasversale tra le nuove generazioni dei valori costituzionali su cui si basa il patto sociale del nostro Paese: a partire dalla conoscenza dell’ordinamento e delle funzioni dello Stato, delle Regioni, degli Enti territoriali e delle Organizzazioni internazionali e sovranazionali, questo nucleo tematico mira a potenziare:
- l’Educazione alla legalità, quindi lo studio delle leggi come strumenti giuridici, contro ogni forma di discriminazione e bullismo;
- l’Educazione stradale, intesa anche come sicurezza stradale;
- l’Educazione ai diritti e doveri, intesi anche come doveri civici, su cui si basa la partecipazione attiva alla comunità nazionale ed europea.
Sviluppo economico e sostenibilità
Il secondo nucleo promuove l’insegnamento dei concetti di sviluppo e crescita secondo il principio di valorizzazione del lavoro, in termini di consapevolezza e autoimprenditorialità in linea con la tutela dell’ambiente, della salute personale e del benessere collettivo.
Nello specifico, questo ambito inquadra i temi di cultura di impresa all’interno della prospettiva di educazione al rispetto e di educazione ambientale, rafforzando percorsi educativi di:
- Educazione alla salute e alla protezione della biodiversità, promuovendo i temi di tutela e salvaguardia del territorio ma anche di educazione al rispetto per le persone e l’ambiente;
- Valorizzazione del patrimonio culturale, artistico e monumentale dell’Italia;
- Educazione al benessere psicofisico che valorizza la corretta alimentazione, l’attività sportiva e la tutela della salute, così come la prevenzione alle dipendenze;
- Educazione finanziaria e assicurativa per garantire una crescita consapevole anche dal punto di vista della tutela del risparmio con una pianificazione previdenziale delle proprie risorse e del patrimonio privato.
Cittadinanza Digitale
Con l’espressione Cittadinanza digitale si intende la padronanza di un individuo della propria capacità di interagire consapevolmente e responsabilmente con gli sviluppi tecnologici in campo digitale. In particolare, le nuove linee guida mirano a orientare le attività di Educazione Civica verso la responsabilizzazione degli studenti in relazione alle tecnologie e alla promozione di una cultura digitale filtrato da un approccio critico e consapevole. La Cittadinanza digitale implementa le tecnologie a favore dello sviluppo delle competenze individuali, approfondendo:
- il pensiero critico sulla condivisione di dati e notizie in rete;
- temi di privacy e tutela dell'identità personale;
- strategie diversificate per ordine e grado scolastico.
Potenziamento dei servizi di orientamento scolastico
Tra le riforme più rilevanti introdotte per l’anno scolastico 2024/25 si descrive anche l’accesso agevolato ai servizi di orientamento scolastico potenziato, già presenti nella Risoluzione del Consiglio Europeo del 21 novembre 2008. La misura focalizza l’attenzione sul ruolo primario dell’orientamento per studenti, con particolare attenzione al passaggio dalla scuola secondaria di secondo grado alla formazione terziaria.
L'orientamento svolge, infatti, 2 funzioni importanti:
1. Funzione educativa: per sviluppare un percorso di auto-orientamento del soggetto volto all’adattabilità ai contesti, al benessere e alla piena occupabilità nel mondo del lavoro per favorire la maturazione equilibrata dei giovani;
2. Funzione informativa: affinché ogni persona acquisisca gli elementi per cercare, potenziare e implementare le conoscenze acquisite negli anni, aiutandola a formarsi in modo completo e specifico per il lavoro che deve svolgere.
Divieto di smartphone in classe
La Circolare dell’11 luglio 2024 vieta agli studenti fino alla scuola secondaria di primo grado l’uso del cellulare nelle scuole, salvo nei casi espressamente previsti da PDP e PEI, anche per scopi didattici.
Ciononostante, rimangono a disposizione di docenti e studenti diversi dispositivi digitali in classe, come il computer, la lavagna interattiva e i tablet, così da poter implementare una didattica collaborativa che utilizza le innovazioni tecnologiche anche in ambito scolastico.
Attivazione della piattaforma digitale ComUnica per la comunicazione scuola-famiglia
La Piattaforma ComUnica è lo spazio digitale progettato per agevolare il rapporto e la comunicazione tra famiglie e scuola attraverso la condivisione di documenti e dati durante l’anno scolastico, tra cui: schede anagrafiche di alunni e genitori, attestazioni rilasciate per la frequenza a corsi e percorsi curriculari, deleghe e autorizzazioni fino agli elementi specifici della didattica.
Tale piattaforma, già operativa negli anni passati, sarà sottoposta a importanti ampliamenti con nuove funzionalità che semplificano lo scambio di informazioni e dati e la possibilità per la famiglia di scaricare online permessi, deleghe e documenti con l’introduzione del patto educativo di corresponsabilità visionabile anche dallo smartphone.
Maggior inclusione nelle scuole: corsi di potenziamento della lingua italiana per studenti stranieri
Il DL 71/2024 ha previsto che le scuole con oltre il 20% di studenti stranieri iscritti al sistema nazionale italiano di istruzione per la prima volta sono tenute a organizzare corsi extracurriculari di potenziamento specifici per la lingua italiana. I corsi saranno finanziati dal PN Scuola e Competenze 2021-2027 con una collaborazione tra Centri Provinciali di Istruzione Adulti e le scuole italiane al fine di organizzare piani personalizzati di insegnamento.
Si tratta di una misura rivoluzionaria che prende atto, per la prima volta, dei cambiamenti sociali in corso e dell’aumento progressivo degli alunni stranieri nelle classi italiane con un approccio inclusivo che abbraccia i principi di eguaglianza e solidarietà sociale tra studenti, docenti, famiglie e cittadini, prevista nell’Articolo 2 della Costituzione Italiana.
Sanzioni pecuniarie per chi aggredisce il personale scolastico
Dopo la registrazione di oltre 36 denunce solo per l’anno scolastico 2023/2024, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha elaborato un progetto di legge che prevede il pagamento di una sanzione pecuniaria all’istituto scolastico dove lavora la vittima, oltre al risarcimento per i danni subiti e all’eventuale pena detentiva in caso di lesioni al personale scolastico. Si tratta di una norma che vede concordi presidi, docenti e personale ATA e di un deterrente per la formazione di forme di violenza e bullismo all'interno della scuola. Pene più severe, dunque, che prevedono una pena detentiva da 5 a 7 anni e 6 mesi in caso di aggressione e una pena da 3 a 4 anni e 6 mesi in caso di oltraggio.
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