L'allarme delle fake news tra gli adolescenti: una sfida educativa urgente
Le nuove generazioni sono sempre più esposte alle notizie false che circolano in rete, specialmente attraverso i social media. Secondo i risultati dell’indagine "Alfabetizzazione digitale & Fake News", quasi un giovane su tre (31%) mette "like" a una notizia non verificata, mentre il 51% utilizza i social come principale fonte di informazione.
La ricerca, realizzata da Ipsos, Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo e Parole O_Stili con il contributo di Fondazione Cariplo, ha coinvolto oltre 4.800 studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. L'obiettivo era indagare il rapporto tra giovani e fake news, l'approccio alla comunicazione digitale, le piattaforme social più frequentate e il ruolo dei genitori nella gestione della vita online dei figli.
Principali evidenze emerse dallo studio:
- Interazione con le fake news: Il 31% dei giovani utenti mette "like" a notizie non verificate, mentre il 7% le condivide. La maggior parte degli studenti (73%) non condivide alcuna fake news, ma il 5% è responsabile di quattro o più condivisioni. Per quanto riguarda i "like", il 35% non ne ha mai messi, mentre il 34% ne ha messi quattro o più.
- Differenze di genere e geografiche: Le ragazze condividono il 61% in più di notizie non verificate rispetto ai ragazzi. Inoltre, gli adolescenti delle regioni del Sud mostrano tassi più elevati sia di condivisioni sia di "like" rispetto ai coetanei del Centro e del Nord Italia.
- Piattaforme social utilizzate: Il 96% degli intervistati ha almeno un account social. Le piattaforme più popolari sono WhatsApp (94%), Instagram (74%) e TikTok (68%). Meno della metà dei giovani ha accesso ad altri canali social, come Telegram (31%), Snapchat (28%) e Twitch (26%).
Il ruolo degli adulti e l'importanza dell'educazione digitale
Solo attraverso una sinergia tra scuole, famiglie e istituzioni sarà possibile contrastare il fenomeno della disinformazione e promuovere un uso etico e intelligente della rete.
Purtroppo, un dato preoccupante emerso dalla ricerca è che solo un genitore su tre discute con i figli delle loro attività online, lasciandoli spesso senza punti di riferimento in un contesto che richiederebbe guida e responsabilità condivisa. Rosy Russo, presidente e fondatrice di Parole O_Stili, sottolinea la mancanza di consapevolezza da parte degli adulti sul fatto che "virtuale è reale" e l'urgenza di una maggiore responsabilità condivisa tra adulti e ragazzi nell’affrontare le sfide della cultura digitale.
La diffusione delle fake news tra gli adolescenti rappresenta una sfida educativa significativa. È fondamentale che scuole, famiglie e istituzioni collaborino per promuovere un uso consapevole e critico dei media digitali, fornendo ai giovani gli strumenti necessari per navigare in modo sicuro e informato nel mondo online.
Per affrontare questa sfida, è dunque fondamentale investire in percorsi educativi che aiutino i giovani a sviluppare competenze digitali e capacità critiche nella gestione delle informazioni online. Per questo Scuola.net, attraverso percorsi educativi mirati a costruire una cultura digitale più sicura e consapevole, mette a disposizione di docenti e scuole strumenti concreti per supportare studenti, docenti e famiglie nell’educazione digitale.
In particolare, NeoConnessi Kids, rivolto alle scuole primarie, aiuta i più piccoli a muovere i primi passi nel mondo digitale in modo sicuro e responsabile, promuovendo l’uso consapevole di internet e la gestione dei primi dispositivi con il supporto della famiglia. NeoConnessi Young, dedicato agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, mette a disposizione un Digital Camp con quiz, punteggi, indizi e sfide che trasformano l'apprendimento in un'avventura stimolante, motivando le classi a mettersi alla prova e allenare le loro competenze digitali.