Anna e la Banda del Ghiacciolo Sciolto: un’avventura per cambiare il mondo

19 marzo 2025 3 minuti
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Educare alla sostenibilità attraverso il potere delle storie: è questo il cuore di Anna e la Banda del Ghiacciolo Sciolto - Cambiare il mondo un’idea alla volta, il libro di Rossella Sobrero che parla ai giovani lettori con entusiasmo e concretezza. Attraverso le avventure di Anna e dei suoi amici, il libro racconta come piccoli gesti possano fare la differenza e come i bambini possano diventare ambasciatori del cambiamento.

 

In questa intervista per Scuola.net, l’autrice ci svela la genesi della storia, il messaggio che vuole trasmettere e il ruolo fondamentale della scuola nell’educazione alla sostenibilità.


 

Il titolo del libro è molto evocativo. Come è nata l’idea di questa storia? 

L’idea del libro, il primo che scrivo per bambini, nasce dalla convinzione che bisogna modificare i nostri comportamenti se vogliamo renderli più sostenibili. Un cambiamento che si può fare ascoltando a volte i più piccoli che sono ambasciatori di messaggi positivi e hanno la capacità di coinvolgere gli adulti. Far cambiare le abitudini alle persone non è certo un facile: ma Anna, la protagonista del libro, ama le sfide…  

 

Chi è Anna e cosa rappresenta la "Banda del Ghiacciolo Sciolto"? 

Anna ha 10 anni, è vivace, curiosa, sempre alla ricerca di novità e si definisce una “donna d’azione”. Anche se ama Milano, la città dove abita, è felice di poter andare in vacanza in campagna: i suoi nonni vivono in una cascina di un piccolo paese che sembra lontanissimo dalla metropoli nonostante sia solo a qualche decina di chilometri di distanza. 
Non appena arriva in campagna Anna coinvolge i suoi compagni in una serie di avventure che qualche volta hanno successo ma in altri casi le procurano piccoli guai. 
In una delle prime riunioni Anna, d’accordo con i suoi amici, decide che devono avere un nome. L’idea di chiamarsi la “Banda del ghiacciolo sciolto” nasce quasi per caso: siamo nel mese di luglio e una delle amiche di Anna non si accorge che il ghiacciolo che sta mangiando si scioglie a causa del grande caldo proprio come accade, ricorda Anna, ai ghiacciai per colpa della crisi climatica. 
La “Banda del ghiacciolo sciolto”, di cui Anna è il capo indiscusso, decide quindi di organizzare una serie di iniziative per sensibilizzare le persone sulla necessità di modificare alcuni comportamenti quotidiani per cercare di ridurre l’impatto sull’ambiente. La Banda definisce un vero e proprio piano d’azione: si chiamerà “Operazione Salva Pianeta”.

 

Anche il sottotitolo "Cambiare il mondo un'idea alla volta" è molto interessante. Che cosa significa esattamente?

Anna si chiede perché se i grandi hanno compreso la gravità dei problemi ambientali fanno ancora troppo poco per risolverli. L’obiettivo della “Operazione Salva Pianeta” è far capire a tutti che possono modificare le proprie abitudini senza un eccessivo sforzo. E così Anna, aiutata dalla sua Banda, trasforma il tranquillo borgo di campagna dove abitano i nonni in un “campo di battaglia”. Grazie alle loro iniziative i bambini portano l’attenzione dei grandi su alcuni problemi come, per esempio, l’eccessivo utilizzo della plastica usa e getta, l’importanza di dare nuova vita a quelli che vengono considerati rifiuti…

 

Oggi l’educazione alla sostenibilità è sempre più presente nelle scuole e molti studenti sono già sensibili alle tematiche ambientali, ma non sempre sanno come trasformare questa sensibilità in azioni concrete. I protagonisti del libro ce la fanno? 

A scuola, ma anche in famiglia, Anna sente spesso parlare di sviluppo sostenibile: ha già quindi una forte sensibilità sull’argomento e cerca di mettere in pratica quello che sa solo a livello teorico. Secondo Anna la strada giusta è far capire alle persone quali errori commettono, a volte in modo involontario, e convincerle a modificare alcune abitudini. Anna è convinta che se tutti cambieremo appena un po' il nostro modo di vivere, potremo avere un ambiente più bello e pulito, respirare meglio, fare il bagno senza trovare pezzetti di plastica che galleggiano nel mare.
Nonostante alcune delle azioni della “Banda del ghiacciolo sciolto” non abbiano il successo sperato, il bilancio finale è più che positivo: dopo una serie di avventure Anna e i suoi amici riescono a convincere tutti che il cambiamento è necessario…

 

Se dovesse lasciare un messaggio agli insegnanti che vogliono educare alla sostenibilità attraverso la lettura, quale sarebbe il consiglio più importante che si sente di dare?

Mi vengono in mente due consigli: il primo è ricordare che è necessario collaborare con gli altri se si vuole raggiungere un obiettivo e il secondo che è importante il ruolo che ognuno può avere per favorire il cambiamento. 
Il messaggio di Anna e dei suoi amici è chiaro: tutti dobbiamo modificare le nostre abitudini perché non basta chiedere alle istituzioni, alla scuola, alle imprese di impegnarsi per lo sviluppo sostenibile.
I bambini, ne sono convinta, possono suggerire ai grandi come modificare i propri comportamenti. Perché sono aperti al cambiamento, si pongono tante domande, sono critici e sanno essere molto determinati.