Intelligenza artificiale e scuola: cosa prevede il disegno di legge approvato al Senato

07 aprile 2025 2 minuti
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Il disegno di legge recentemente approvato dal Senato delega il Governo alla definizione di uno o più decreti legislativi in materia di intelligenza artificiale. Il provvedimento mira a disciplinare l’utilizzo delle tecnologie intelligenti in diversi ambiti, tra cui la pubblica amministrazione, il sistema produttivo e il settore educativo. Il testo è ora all’esame della Camera dei Deputati per l’approvazione definitiva.

Per quanto riguarda il mondo della scuola, il disegno di legge prevede interventi strutturali che coinvolgono l’intero sistema formativo: dalla scuola dell’infanzia all’università, passando per gli ITS Academy e le istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM). L’obiettivo è introdurre l’educazione all’intelligenza artificiale in modo trasversale, rafforzando le competenze chiave per interpretare e gestire il cambiamento tecnologico.

 

 

Le misure previste per il sistema educativo

All’interno del disegno di legge, si individuano linee di intervento specifiche per la scuola e la formazione superiore:

  • Potenziamento delle competenze STEM e artistiche
    Il testo prevede il rafforzamento dell’insegnamento delle materie scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (STEM), affiancato da una valorizzazione delle discipline artistiche. L’obiettivo è offrire agli studenti strumenti interdisciplinari per affrontare la trasformazione digitale e tecnologica della società.
  • Orientamento personalizzato verso le professioni del futuro
    Viene incentivata l’introduzione di percorsi di orientamento su misura, che guidino gli studenti nella scelta di corsi di studio e carriere legate all’innovazione e alla tecnologia. Le attività dovranno tenere conto delle inclinazioni individuali e delle evoluzioni del mercato del lavoro.
  • Inserimento di moduli formativi sull’IA nei corsi universitari e ITS
    Università, ITS Academy e istituzioni AFAM dovranno includere nei propri piani di studio contenuti specifici sull’intelligenza artificiale, sia dal punto di vista tecnico sia giuridico. Lo scopo è quello di formare figure professionali in grado di comprendere, utilizzare e sviluppare sistemi intelligenti in modo consapevole e responsabile.
  • Promozione della ricerca scientifica in ambito IA
    Il disegno di legge incoraggia la creazione di sinergie tra università, enti pubblici di ricerca e imprese per promuovere attività di ricerca e sperimentazione legate all’intelligenza artificiale. Tra gli strumenti previsti, anche la possibilità di istituire sandbox normative, ovvero spazi protetti per testare tecnologie emergenti in condizioni controllate.

 

I principi generali: un approccio antropocentrico

Il disegno di legge adotta un impianto ispirato al principio dell’antropocentrismo. In questo contesto, l’antropocentrismo non è da intendersi come centralità esclusiva dell’essere umano rispetto ad altri sistemi viventi, ma come principio regolatore per garantire che l’uso delle tecnologie intelligenti sia sempre orientato alla tutela della persona.
Ciò significa che l’IA deve essere progettata, utilizzata e regolamentata per servire l’interesse umano, nel rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali e dei valori costituzionali. In particolare, il testo individua alcuni criteri da rispettare nell’attuazione delle misure:

  • Rispetto dei diritti fondamentali, come libertà personale, diritto all’informazione, all’istruzione e alla non discriminazione.
  • Trasparenza e proporzionalità, affinché gli algoritmi siano comprensibili e impiegati solo quando strettamente necessario e in modo adeguato.
  • Sicurezza dei sistemi e protezione dei dati personali, per evitare rischi tecnici, intrusioni o trattamenti impropri delle informazioni sensibili.
  • Parità di genere e contrasto ai bias algoritmici, per prevenire effetti discriminatori nei modelli predittivi e nei processi automatizzati.
  • Sostenibilità ambientale e sociale, intesa come principio guida per evitare impatti negativi sul territorio, sulla salute e sulle condizioni lavorative.

 

Prossimi sviluppi

Con il passaggio alla Camera dei Deputati, il disegno di legge entra nella fase finale del suo iter legislativo. In caso di approvazione definitiva, il Governo potrà emanare i decreti attuativi previsti, definendo tempi e modalità per l’introduzione dell’intelligenza artificiale nei programmi scolastici, nei percorsi universitari e nelle attività di ricerca.

Per il mondo della scuola si aprirà una nuova fase di aggiornamento e trasformazione, che richiederà il coinvolgimento attivo di dirigenti scolastici, docenti, formatori e istituzioni accademiche. La conoscenza dell’IA non sarà più riservata agli specialisti del settore, ma diventerà una componente strutturale dei percorsi educativi di tutte le fasce scolastiche.
 

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