Skills Outlook 2023: le competenze più richieste dal mercato del lavoro secondo OCSE
La transizione verde e l’Intelligenza Artificiale saranno in grado di trainare lo sviluppo di economie e società forti, eque e sostenibili solo se i governi saranno in grado di rafforzare gli investimenti in Education. È quanto emerge dallo Skills Outlook 2023, appena diffuso dall’Ocse.
La raccomandazione che arriva dall’organizzazione internazionale ai responsabili politici nazionali è chiara e diretta: per garantire che tutti possano partecipare e beneficiare dello sviluppo economico e della crescita bisogna intensificare gli sforzi per rafforzare i sistemi di istruzione iniziale e fornire migliori opportunità di aggiornamento e riqualificazione per l'apprendimento permanente. Le aree più strategiche per lo sviluppo di competenze oggi e nei prossimi anni sono la transizione verde e l’Intelligenza Artificiale. Ed è proprio a queste aree che guarda il rapporto dell’Ocse, che rileva come la velocità delle trasformazioni ambientali e digitali superi di gran lunga la velocità di cambiamento delle politiche educative e delle competenze. Come scrive Mathias Cormann, il segretario generale dell'Ocse, "Affinché ognuno possa contribuire allo sviluppo e alla crescita economica traendo beneficio, in particolare, dalle opportunità create con le trasformazioni ecologiche e digitali, i responsabili pubblici devono migliorare l'allineamento dell'istruzione e della formazione sulle competenze di cui il mercato del lavoro ha bisogno. Questo è indispensabile per aiutare i lavoratori a fronteggiare le importanti conseguenze di queste trasformazioni sul mercato del lavoro".
In particolare, secondo le proiezioni sviluppate nel rapporto, entro il 2030 subirà un ulteriore incremento la domanda di competenze relative all'interazione con i computer, al pensiero creativo, all'analisi di dati e informazioni e alla comunicazione con persone esterne a un'organizzazione. Allo stesso tempo, per sfruttare al meglio i mercati del lavoro interconnessi occorrerà anche padroneggiare le competenze linguistiche: già nel 2021, infatti, quattro offerte di lavoro su dieci pubblicate online in Paesi europei non anglofoni richiedevano la conoscenza dell'inglese.
Ma le competenze da sole non bastano. È fondamentale lavorare anche allo sviluppo delle giuste attitudini e comportamenti: ad esempio solo un giovane su tre nei Paesi Ocse combina i livelli fondamentali di alfabetizzazione scientifica con gli atteggiamenti e i comportamenti che consentono loro di essere consumatori consapevoli e futuri lavoratori nella green economy.
Gli sviluppi dell'intelligenza artificiale generativa e della robotica rappresentano la seconda sfida per i sistemi di istruzione e formazione. Sebbene, in media, nei 14 Paesi Ocse analizzati, meno dell'1% delle offerte di lavoro online richiede competenze legate all'IA, la domanda di competenze subirà cambiamenti significativi in seguito all'adozione dell'IA a livello economico.
Giovani, quindi, al centro di questa “skills revolution” che parte proprio dalla Scuola. I sistemi educativi sono chiamati a raddoppiare gli sforzi per formare giovani in grado non solo di rispondere con resilienza agli shock e alle sfide che ci attenderanno nei prossimi anni, ma anche di governare gli stessi cambiamenti.
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Puoi consultare l’Executive Summary di Skills Outlook 2023 in italiano oppure leggere la versione integrale in inglese.
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