Mad, Messa A Disposizione: le novità per il 2023/2024
La messa a disposizione, conosciuta più comunemente come MAD, è un’istanza di tipo informale che permette ai Dirigenti Scolastici di nominare, in caso di graduatorie terminate, educatori, docenti, assistenti amministrativi, assistenti tecnici o collaboratori scolastici.
Messa a disposizione: come si compila
La compilazione della MAD richiede una certa attenzione. La prima parte dell’istanza ha ad oggetto il titolo di studio, eventuali specializzazioni conseguite, le esperienze e infine, i propri dati anagrafici. È necessario inserire ogni informazione utile, i corsi seguiti durante gli studi e la formazione posseduta. Di fondamentale importanza è l’inserimento della classe di concorso per cui si possiede il titolo per insegnare o per la quale si è abilitati, senza mai omettere l’università o l'istituto superiore in cui è stato conseguito il diploma, con le relative votazioni ottenute. Il secondo step ha ad oggetto la scelta degli ordini scolastici e delle province dove si intende inoltrare la messa a disposizione, verificando preventivamente il numero delle scuole. Prima di inoltrarle, attenzione ai dati inseriti che potrete visionare attraverso l’anteprima, emendando eventuali errori. Se si decide di inviare l’istanza personalmente, occorrerà segnare preventivamente gli indirizzi PEC delle scuole di proprio interesse per inoltrare la MAD in modo cumulativo. Se si preferisce la raccomandata, invece, sarà necessario eseguire l’inoltro a ciascuna segreteria, anche se questa strada presenta un costo maggiore. Nell’ipotesi in cui ci si rivolga a una società che svolge tale servizio online, sarà sufficiente indicare la provincia dove si desidererebbe accedere per far pervenire la MAD in modo telematico ai diversi istituti. La messa a disposizione è uno strumento molto pratico a cui sempre più spesso i Dirigenti attingono docenti; per questo una buona istanza permette di dare un’immagine di se stessi professionale e qualificata. Potremmo dire che la MAD è un vero e proprio curriculum vitae che diventa il biglietto da visita dell’aspirante docente. Per aumentare le possibilità di essere chiamati è necessario compilare bene la domanda e scegliere la provincia giusta. Per massimizzare le possibilità di lavoro si può fare riferimento alle statistiche annuali, per capire quali sono le aree geografiche dove c’è maggiore richiesta. facendo ricorso anche all’aiuto di siti come https://www.docenti.it/messa-a-disposizione/modello/modellomad.html per avere informazioni precise e linee guida per la corretta compilazione.
MAD e classe di concorso
Chi redige la domanda si trova spesso di fronte alla difficoltà di individuare correttamente la classe di concorso che corrisponde al proprio titolo di studio: consigliamo in questi casi di fare riferimento ad alcuni siti Web particolarmente utili che facilitano tale compito, offrendo un aiuto step by step. Non bisogna dimenticare, inoltre, che la normativa è molto variabile e ogni anno le classi di concorso vengono aggiornate. Per questo è bene documentarsi con attenzione, affidandosi alla consulenza di persone esperte o addentrate nella materia. Facciamo degli esempi, la MAD si divide in diverse tipologie: nella classica, ad esempio, l’istante chiede di essere convocato anche per delle supplenze, mentre la MAD per il sostegno è esclusivamente rivolta agli insegnanti di sostegno. La Messa a disposizione ATA, invece, si rivolge a coloro che aspirano a un incarico ATA; mentre la MAD per recuperi estivi, infine, è dedicata a coloro che danno la propria disponibilità a effettuare corsi di recupero estivi.
Invio della messa a disposizione: qual è lo strumento migliore?
La messa a disposizione può essere inviata sia a mano, sia con raccomandata, sia a mezzo PEC che con posta elettronica ordinaria. La PEC è uno strumento molto sicuro e affidabile, rappresenta a tutti gli effetti una raccomandata con ricevuta di ritorno e per questo conferisce maggiore ufficialità all’istanza. Oltre alle possibilità di lavoro, la MAD permette di aumentare il punteggio risalendo la graduatoria. Basti pensare che con le supplenze è possibile guadagnare 12 punti in un solo anno scolastico, senza poter sommare le supplenze effettuate negli anni. In via esemplificativa, è possibile ottenere:
- 1 punto con 16 giorni di insegnamento consecutivi
- 2 punti con insegnamento continuativo per 16-45 giorni
- 6 punti con 76-105 giorni di insegnamento
- 8 punti da 106-135 giorni di insegnamento
- 10 punti da 136-165 giorni
- 12 con più di 166 giorni di insegnamento.
Le novità della messa a disposizione per il 2023/24
Il 2023/24 potrebbe essere l’ultimo anno scolastico in cui le Graduatorie Provinciali di I fascia per posto di sostegno (GPS) vengono elaborate con l'Ordinanza Ministeriale numero 112 del 2022. Per questo la possibile istanza di depennamento per inoltrare la MAD sarebbe soggetta a una sanzione mitigata, sempre ché ci si assuma responsabilità per le dichiarazioni assunte. A tal fine la circolare sulle supplenze sostiene che nel caso in cui le scuole non riescano ad assegnare la supplenza attraverso la messa a disposizione, i Dirigenti Scolastici possono ricorrere agli Avvisi secondo le seguenti modalità:
- le scuole pubblicano le istanze di reclutamento dei docenti abilitati o in possesso di idoneo titolo di studio sul sito istituzionale;
- successivamente, inoltrano una copia degli avvisi al competente Ufficio Scolastico il quale provvederà a pubblicare tali avvisi sul proprio sito.
Sono esclusi dalla partecipazione agli Avvisi quei docenti che sono stati già scelti per la stipula di contratti a tempo determinato. Anche per quanto riguarda le supplenze assegnate mediante Avvisi, vengono applicate le indicazioni previste dall’Ordinanza Ministeriale numero 112 del 2022 all’articolo 14.
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