La giornata della visibilità delle persone transgender

12 marzo 2025 2 minuti
SPECIALE EDUCAZIONE AFFETTIVA

Il 31 marzo di ogni anno si celebra la Giornata Internazionale della Visibilità delle Persone Transgender (TDOV): è un'importante occasione per sensibilizzare sulle esperienze, le difficoltà e i diritti delle persone transgender e non binarie. Questa giornata è stata istituita nel 2009 da Rachel Crandall, psicoterapeuta attivista transgender statunitense, con l'obiettivo di creare un momento di riconoscimento positivo per le persone trans, spesso relegate all'invisibilità o rappresentate solo in contesti di sofferenza e discriminazione. Dalla sua fondazione, la TDOV è stata riconosciuta in molti Paesi, alcuni europei e gli Stati Uniti, dove a farlo è stato l’ex Presidente Joe Biden. 

 


Perché è importante, oggi più di prima

A gennaio, però, nei primissimi giorni del suo mandato, il neo eletto Presidente Trump ha firmato un ordine esecutivo che rifiuta di riconoscere altre possibilità al di là del sesso biologico di nascita e in generale dagli Stati Uniti soffia un vento gelido sulla comunità LGBTQ. Anche all’interno dei Paesi dell’Unione Europea, che ha promosso attivamente l'uguaglianza per le persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali negli ultimi 25 anni, in realtà la situazione è critica, se non in peggioramento

 

Oggi, quindi, la visibilità delle persone transgender e non binarie svolge un ruolo ancora più cruciale nella lotta per i diritti civili e nella costruzione di una società più inclusiva. Essere visibili significa affermare la propria esistenza, contrastare gli stereotipi e offrire modelli di riferimento per chi sta affrontando un percorso di transizione o di esplorazione della propria identità di genere.

 


Sempre sotto attacco

Le persone transgender continuano infatti a incontrare numerose difficoltà, che vanno dalle discriminazioni in ambito lavorativo, scolastico e sanitario a vere e proprie violenze fisiche e psicologiche. Per farsi un’idea di queste situazioni basta scorrere il report del 2023 pubblicato da Arcigay su fatti di cronaca italiana con al centro, come vittime, persone gay o trans: ci sono minacce, insulti, pestaggi attuati da estranei incontrati per strada, ma anche da familiari che non accettano l’orientamento sessuale o l’identità di genere di figlie o figli; ci sono assunzioni mancate o affitti non concessi a persone appartenenti alla comunità LGBTQ.  Non stupisce quindi che queste persone siano predisposte a soffrire più della media di disturbi d'ansia, depressione e abbiano un più alto rischio suicidario

 


Il ruolo della scuola

In questo quadro così complesso la scuola e noi insegnanti abbiamo la possibilità di sensibilizzare sul tema e di garantire che le scuole siano ambienti sicuri e inclusivi per studentesse e studenti transgender e non binari. Possiamo partire dal linguaggio: è importante chiedere e rispettare i pronomi scelti da ragazze e ragazzi. È utile poi introdurre approfondimenti sulla diversità di genere nelle lezioni di educazione civica, storia e letteratura, creare politiche anti-discriminazione e rispondere prontamente ad atteggiamenti transfobici. E ancora, in collaborazione con associazioni che si occupano di questi temi possiamo fornire materiali educativi e spazi sicuri per gli studenti transgender e non binari oltre a promuovere discussioni in classe su rappresentazioni positive delle persone transgender nei media, invitando a scuola esperti o attivisti transgender per incontri formativi.


La Giornata della Visibilità delle Persone Transgender rappresenta dunque un'opportunità per riflettere su queste tematiche oggi pericolosamente censurate e per promuovere una cultura del rispetto e dell'inclusione
 

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