EYES UP: uno studio sull'uso precoce degli smartphone e il rendimento scolastico

19 marzo 2025 2 minuti
SPECIALE EDUCAZIONE DIGITALE

Negli ultimi anni, la crescente diffusione degli smartphone tra i più giovani ha acceso il dibattito sull'impatto che l'accesso precoce ai social media e agli strumenti digitali può avere sul rendimento scolastico e sul benessere psicologico degli studenti. Il progetto EYES UP (Early Exposure to Screens and Unequal Performance), condotto dall'Università di Milano-Bicocca e dall’Università di Brescia con il supporto di Fondazione Cariplo, ha analizzato in modo sistematico questa relazione, fornendo dati concreti sulle conseguenze educative della "precocità digitale". Il rapporto completo della ricerca è disponibile sul sito Benessere Digitale.

 

Una ricerca su larga scala

Lo studio ha coinvolto 6.609 studenti delle classi seconde e terze delle scuole secondarie di secondo grado in Lombardia, incrociando i dati raccolti tramite questionari con i risultati delle prove INVALSI. L’obiettivo era indagare se e come l’uso precoce di smartphone e social media influenzi le competenze in italiano, matematica e inglese, nonché le dinamiche di disuguaglianza educativa.

 

Risultati chiave: il legame tra precocità digitale e apprendimento

I dati dello studio mostrano chiaramente che gli studenti che accedono ai social media prima dell’età minima stabilita dalla normativa europea (14 anni) tendono ad avere punteggi più bassi nelle prove standardizzate rispetto ai loro coetanei che hanno aspettato più a lungo prima di iscriversi alle piattaforme digitali.
Il rischio di una "disuguaglianza di iperconnessione" emerge con forza: i dati rivelano che l’uso precoce di dispositivi digitali è più diffuso tra gli studenti provenienti da contesti socio-economici svantaggiati. Questi ragazzi tendono a trascorrere più tempo online, con una maggiore esposizione a contenuti poco regolamentati e una minore supervisione da parte degli adulti.

 

Quali implicazioni per la scuola?

I risultati di EYES UP sollevano questioni cruciali per il mondo della scuola e dell’educazione. In particolare:

  • Necessità di educazione digitale consapevole: più che vietare l’uso dei dispositivi, è fondamentale promuovere un’alfabetizzazione digitale che aiuti gli studenti a sviluppare un rapporto più sano con la tecnologia.
  • Ruolo della scuola nella riduzione delle disuguaglianze: i dati mostrano che il contesto familiare incide molto sulle modalità di utilizzo degli strumenti digitali. La scuola può svolgere un ruolo chiave nel ridurre il divario educativo attraverso programmi di educazione all’uso critico dei media.
  • Supervisione e regolamentazione: il parental control e la guida degli adulti risultano strumenti fondamentali per prevenire un uso eccessivo o disfunzionale della tecnologia, ma spesso mancano nelle famiglie meno abbienti. La scuola potrebbe affiancare i genitori con percorsi di sensibilizzazione.

 

Un'opportunità per ripensare l’educazione digitale

Lo studio EYES UP offre spunti concreti per le politiche scolastiche e i programmi educativi. Gli insegnanti e i dirigenti scolastici possono prendere spunto da questi dati per sviluppare iniziative di sensibilizzazione che aiutino gli studenti a usare la tecnologia in modo più equilibrato, riducendo le possibili ricadute negative sul rendimento e sul benessere psicologico.
I docenti possono dunque svolgere un ruolo chiave nell’educazione digitale degli studenti, offrendo loro strumenti e competenze per un uso più consapevole della tecnologia. Due progetti didattici già disponibili su Scuola.net possono supportare gli insegnanti in questa missione:

  • NeoConnessi Kids (rivolto agli studenti degli ultimi anni della scuola primaria): un percorso che aiuta i più piccoli a sviluppare una prima consapevolezza digitale, fornendo spunti educativi sull'uso corretto di Internet e dispositivi digitali. Il progetto mette a disposizione un kit didattico digitale e il secondo volume di "Nati Digital", il libro e la serie animata, che si completa con un set di video-laboratori interattivi per le classi.
  • NeoConnessi Young (rivolto agli studenti della scuola secondaria di primo grado): un programma che approfondisce temi come la sicurezza online, la gestione del tempo digitale e la costruzione di un’identità digitale responsabile, preparando i ragazzi a un uso più maturo e consapevole della rete attraverso il Digital Camp, la piattaforma educativa gamificata che - attraverso 5 moduli di gioco interattivi e coinvolgenti fatti di quiz, punteggi, indizi e sfide - trasforma l'apprendimento in un'avventura stimolante, e consente di ottenere il “Patentino delle Competenze Digitali”.

 

Entrambi i progetti offrono materiali didattici interattivi e attività pratiche che permettono agli studenti di sviluppare un rapporto equilibrato con la tecnologia, mitigando i rischi evidenziati dalla ricerca.

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