Indagine internazionale TIMSS: i risultati e le disparità di territorio e di genere

03 febbraio 2025 5 minuti
NEWS

Il 4 dicembre 2024 sono stati resi pubblici i risultati dell’indagine internazionale TIMSS 2023, organizzata dalla IEA (International Association for the Evaluation of Educational Achievement).

Questa indagine è una delle principali rilevazioni internazionali sull'apprendimento a cui l'Italia partecipa dal 1995, fin dalla prima edizione di TIMSS. 


L’indagine internazionale TIMSS (Trends in International Mathematics and Science Study) del 2023 ha offerto un quadro dettagliato delle competenze matematiche e scientifiche degli studenti di 64 Paesi. Questa survey, condotta con cadenza quadriennale e promossa dalla IEA (International Association for the Evaluation of Educational Achievement), ha evidenziato punti di forza significativi, ma anche alcune criticità.


La presentazione dei dati è stata curata da Roberto Ricci, Presidente dell’INVALSI, insieme a Laura Palmerio, responsabile dell’Area Indagini Internazionali INVALSI, ed Elisa Caponera, coordinatrice del progetto TIMSS 2023. Questa analisi rappresenta un’importante opportunità per riflettere sulle strategie educative necessarie per affrontare le sfide emerse.

 

TIMSS 2023: Il campione italiano e i risultati principali

Il campione degli studenti italiani intervistati è rappresentativo a livello nazionale, ma anche in termini di macro-aree geografiche (Isole, Sud, Centro, Nord-Est e Nord-Ovest). Nel complesso, per l'Italia a partecipare sono state ben 150 scuole che, a loro volta, hanno chiamato in causa oltre 4.000 studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Hanno partecipato anche 700 insegnanti di scienze e matematica. 

 

Un dato interessante che emerge dall’analisi è la sostanziale stabilità dei risultati degli studenti italiani negli ultimi anni. I punteggi medi del 2023 non si discostano significativamente da quelli delle edizioni precedenti e, in alcuni casi, risultano persino inferiori rispetto a quelli registrati nel 2007. Le performance delle macro-aree geografiche sono anch’esse rimaste pressoché invariate rispetto all’indagine del 2019 e mostrano valori simili a quelli del 2011. Questa stabilità è indicativa di un sistema educativo che, nonostante i progressi tecnologici e le nuove metodologie didattiche, non ha visto cambiamenti significativi nelle condizioni di insegnamento e nelle infrastrutture.


Matematica e scienze: come si posizionano gli studenti italiani?

A livello internazionale, il punteggio medio in matematica è stato di 503 punti. Gli studenti italiani di quarta primaria hanno ottenuto un punteggio medio di 513 punti, posizionandosi sopra la media globale e tra i Paesi con risultati migliori.


Passando alle scienze (inclusi biologia, chimica, fisica e scienze della Terra), gli alunni di quarta primaria hanno raggiunto un punteggio medio di 511 punti, superando anche in questo caso la media internazionale, pari a 494 punti. 


Nella terza secondaria di primo grado, i risultati in matematica mostrano una media di 501 punti, superiore alla media internazionale di 478 punti. Anche nelle scienze, gli studenti italiani di terza media hanno raggiunto 501 punti, contro una media internazionale di 478. 


Questi risultati evidenziano un equilibrio tra matematica e scienze, con un livello complessivo di insegnamento che si dimostra competitivo rispetto ad altri Paesi.


Nonostante i risultati generalmente positivi, emergono alcune criticità in specifiche discipline scientifiche. Gli studenti italiani hanno mostrato carenze significative in chimica e fisica, con punteggi inferiori alla media internazionale rispettivamente di 11 e 15 punti. Tuttavia, biologia e scienze della Terra si confermano come i punti di forza, con punteggi di 5 e 12 punti superiori alla media globale. Questo dato suggerisce che alcune discipline beneficiano di un approccio didattico più efficace rispetto ad altre, evidenziando la necessità di interventi mirati per colmare i gap nelle aree meno performanti.


Domini cognitivi: conoscenza, applicazione e ragionamento

L’indagine TIMSS non si limita a valutare le competenze disciplinari, ma analizza anche i principali domini cognitivi, ovvero conoscenza, applicazione delle nozioni e ragionamento.


Gli studenti italiani hanno ottenuto risultati eccellenti nella conoscenza, superando di 10 punti la media internazionale. Questo indica una buona capacità di memorizzazione e comprensione dei concetti fondamentali. Tuttavia, il ragionamento emerge come il principale punto di debolezza, con punteggi inferiori di 10 punti rispetto alla media globale. Questo gap evidenzia difficoltà nell’elaborazione critica e nell’applicazione creativa delle conoscenze acquisite, soprattutto in contesti complessi o non strutturati.


TIMSS 2023: analisi dei divari territoriali e di genere nell’istruzione italiana


I risultati relativi all’Italia rivelano la presenza di marcati divari territoriali e di genere che sottolineano l’urgenza di interventi mirati per garantire un’educazione più inclusiva ed efficace. 


Divario territoriale: il Nord eccelle, il Sud fatica

I risultati dell’indagine TIMSS 2023 confermano un persistente divario tra le performance degli studenti del Nord e del Sud Italia. Mentre le macro-aree settentrionali si attestano su punteggi in linea con la media nazionale, il Sud e le isole registrano risultati significativamente inferiori, evidenziando una spaccatura che si riflette già nella scuola primaria.


In quarta primaria, la differenza tra Nord e Sud arriva a 50 punti, posizionando le due aree agli estremi della classifica nazionale. Questo divario si acuisce nelle scuole secondarie, soprattutto nelle competenze di problem solving e nella comprensione di concetti avanzati. Gli studenti del Mezzogiorno mostrano maggiori difficoltà nel ragionamento e nell’applicazione pratica dei concetti appresi.


Le ragioni di questa discrepanza sono molteplici e affondano le radici in fattori economici, infrastrutturali e sociali. Al Nord, le scuole beneficiano di maggiori investimenti e strutture più moderne, con una migliore disponibilità di risorse come laboratori scientifici e tecnologie. Al Sud, invece, il contesto socio-economico incide negativamente sul rendimento scolastico: le famiglie dispongono mediamente di meno risorse per offrire un supporto educativo extra-scolastico, limitando ulteriormente le opportunità di apprendimento dei ragazzi.

 

Divario di genere: chi eccelle tra maschi e femmine?

L’indagine TIMSS 2023 ha fatto emergere differenze di genere significative nelle competenze matematiche e scientifiche, con tendenze chiare ma non uniformi tra le materie. In matematica, i ragazzi superano le coetanee soprattutto nei problemi che richiedono ragionamento astratto e competenze avanzate. L’Italia si colloca tra i Paesi con il maggior divario di genere in questa disciplina, con un punteggio medio dei maschi superiore di 23 punti rispetto alle ragazze.


Nelle materie scientifiche, le differenze sono meno marcate. I ragazzi prevalgono leggermente nelle discipline fisico-chimiche, mentre le ragazze ottengono risultati migliori in biologia. Tuttavia, anche in questo caso si evidenziano dinamiche che possono essere influenzate da fattori sociali e culturali.


Uno dei principali ostacoli per le ragazze potrebbe essere la mancanza di modelli di riferimento femminili nel campo STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica). Inoltre, stereotipi di genere che associano la matematica a una disciplina più "maschile" possono minare la fiducia delle studentesse nelle proprie capacità, scoraggiandole dall’eccellere in questa materia.


Quali interventi per ridurre le disparità?

Per provare a rendere più omogenei i risultati offerti dagli studenti e dalle studentesse dello Stivale è fondamentale affrontare le disuguaglianze territoriali e di genere da un punto di vista multidimensionale. In altre parole è necessario coinvolgere in egual misura le scuole, le famiglie, le istituzioni e la società nel suo complesso.

 

Il primo obiettivo dello Stato dovrebbe essere ridurre le disuguaglianze territoriali attraverso maggiori investimenti al sud: destinare risorse mirate, migliorare le infrastrutture, realizzare laboratori scientifici e fornire tecnologie digitali all'avanguardia, sarebbe un primo passo per ottenere risultati incoraggianti da questo punto di vista.


Come secondo obiettivo, per combattere la disparità di genere è necessario intervenire sull'educazione e sulla sensibilizzazione, promuovendo il superamento degli stereotipi culturali e la valorizzazione delle aspirazioni individuali, indipendentemente dal genere. È fondamentale creare spazi di dialogo e confronto, anche attraverso progetti come Inspiring Girls e Skill up, che permettono a ragazze e ragazzi di entrare in contatto con modelli di riferimento femminili, ascoltando storie di successo capaci di ispirare e alimentare una visione del futuro priva di pregiudizi. 

 

Valore D: progetti per le scuole dedicati alle pari opportunità

Valore D presenta due iniziative rivolte alle scuole per promuovere l’educazione alle pari opportunità e sostenere le aspirazioni personali e professionali delle nuove generazioni.


Per le scuole secondarie di primo grado, il progetto internazionale Inspiring Girls offre a studenti e studentesse l’opportunità di incontrare professioniste volontarie provenienti da settori come Data Analytics, Giornalismo, Finanza, Arte, Management e Ingegneria. Gli incontri, denominati Faccia a Faccia con il Futuro, sono momenti di ispirazione e dialogo in cui le role model non si limitano a raccontare le proprie esperienze, ma incoraggiano i giovani a riflettere sul proprio potenziale e a superare i condizionamenti imposti dagli stereotipi di genere.

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Per le scuole secondarie di secondo grado, SkillUpp amplia questa missione, condividendo gli stessi obiettivi di Inspiring Girls. Anche questo progetto propone incontri con role model di diversi ambiti professionali, per ispirare le nuove generazioni e aiutarle a orientarsi nel proprio percorso di studi o carriera.

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